Le premure di Atac che avvisa i portoghesi

Il cartello sull'autobus 170
di Pietro Piovani
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Giovedì 1 Settembre 2016, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:28
È incredibile come di tutto puoi pentirti, meno che di non obliterare i biglietti sui mezzi Atac. #RomaNia #senzapaura
@allthatisit



Sui vetri di certi autobus sono affissi cartelli che recitano: «Attenzione. Avvisiamo i gentili clienti che in questi giorni sono previsti controlli intensificati su questa linea». Viaggiatore avvisato mezzo salvato, ma all'Atac lo vogliono salvare tutto intero e per essere proprio sicuri di recapitare il messaggio hanno completato il testo con un ulteriore promemoria: «È obbligo timbrare il biglietto o munirsi di abbonamento valido per evitare la sanzione». Insomma, caro passeggero, nel caso non lo avessi ancora capito c'è il rischio che forse, eventualmente, capitando al momento sbagliato, su questo mezzo tu possa incontrare un controllore, quindi se ti becchi una multa poi non dare la colpa a noi.

Dietro alle premure dell'Atac si può riconoscere quell'idea tutta italiana per cui esistono di fatto due livelli di legislazione: c'è la normativa in vigore, e c'è la normativa che non solo è in vigore ma addirittura viene fatta rispettare. È lo stesso principio in base al quale se si vuole multare un automobile perché va troppo veloce non basta fissare un limite di velocità e dimostrare che è stato superato, bisogna avvertire l'automobilista con scritte a caratteri maiuscoli «STAI ATTENTO CHE IN QUESTA STRADA L'AUTOVELOX CE L'ABBIAMO MESSO SUL SERIO» altrimenti la multa non vale.

Sulla linea 170 il cartello “attenzione ai controllori” è affisso già da qualche mese. Probabilmente ha anche una funzione-spaventapasseri: si cerca di fare paura ai portoghesi, invece che con un controllore vero, con un fantoccio di carta in formato A4. Ma nei campi coltivati gli spaventapasseri hanno scarsissima efficacia, chissà sugli autobus.

pietro.piovani@ilmessaggero.it
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