Parcheggiatori abusivi, la sosta è una bufala

Parcheggiatori abusivi, la sosta è una bufala
di Maria Lombardi
2 Minuti di Lettura
Domenica 23 Luglio 2017, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 19:57
Parcheggiatori abusivi
nel parcheggio a pagamento
di Roma Termini

@rabbitsquab

Il post-parcheggio. O se preferite la fake-sosta, niente è come sembra nemmeno sull’asfalto. E poi, d’estate, è bufala ancora di più. Ci si casca sempre. Un giro e un altro, lo spettacolo, il concerto o il film sta per cominciare e mica te la puoi mettere in borsa l’auto. Ed è quell’attimo tra lo sfinimento e l’impazienza che viene intercettato dal parcheggiatore abusivo, come se fosse sintonizzato sulle silenziose maledizioni degli automobilisti. Eccolo, accanto al finestrino che agita le braccia, e più gesticola e più suda. «Vieni qui, indietro. Ancora indietro..». E indica uno spazio che non c’è, un buco tra auto che vede solo lui. E ci si finisce dentro, da idioti sprovveduti, ipnotizzati dallo sventolare della mani sudaticce. Si scende sollevati e la scena è questa: la macchina con le quattro ruote sul marciapiede, in curva. «Un caffè me lo offri?».

Qualcuno ci sta, qualcun altro si ribella. «E che te devo pure paga’ per blocca’ tutti?». A Trastevere come a Prati o intorno a villa Ada, solo imbarazzanti post-parcheggi. E così un po’ ovunque. Doppie file acrobatiche, piazze che sono puzzle di lamiere, e al ritorno il parcheggiatore non c’è più ma la multa sì. Sul lungotevere si paga il ticket per le strisce blu e anche l’abusivo di turno. Esasperati, indifesi, taglieggiati e un po’ codardi, ci si arrende. Non paghi il pizzo? Puoi trovare il cofano sfregiato. Loro, i padroni dell’asfalto sono ovunque. Fermateli, prima che s’inventano il parcheggio a castello: un’auto sopra l’altra.

maria.lombardi@ilmessaggero.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA