@lilly29princess
Tutte le strade portano a Roma. Ma non a Ostia. I collegamenti tra Roma e il suo mare, infatti, sono diventati sempre più proibitivi. Ma soprattutto è diventato impossibile muoversi tra i quartieri del litorale come Ostia, Acilia, Ostia Antica, Infernetto e Dragona che contano quasi 200mila abitanti. Il motivo? Lavori in corso mai conclusi e questioni di sicurezza non ben precisate tra ponticelli da allargare e aree da recintare.
L’esempio più clamoroso è quello del tratto di via Ostiense (parallela della via del Mare) tra Ostia Antica e Acilia: la strada da febbraio 2015 (!) è chiusa per dei lavori di ristrutturazione di un ponticello e da allora il traffico è deviato.
Dal 29 maggio è chiusa anche la via dei Romagnoli tra Dragona e Ostia Antica. Anche qui traffico deviato o sulla via del Mare o tra i vicoli della zona di Saline dove ci si perde pure con il navigatore.
La laterale della Cristoforo Colombo, in direzione Ostia, è chiusa da quando, a luglio, scoppiò il grave incendio della pineta. E’ possibile che dopo tre mesi nessuno abbia tolto le transenne e riaperto la viabilità? Ebbene sì.
Il risultato è devastante anche per chi non percorre quelle strade poiché il traffico si riversa automaticamente sulle altre. Così ogni giorno, a qualsiasi ora, ci sono migliaia di persone ostaggio di semafori e di ingorghi, di code interminabili che spesso vanno da quartiere a quartiere. E se ci fosse una vera emergenza dove potrebbero passare le ambulanze? Se ci scappa il morto di chi sarà la responsabilità?
davide.desario@ilmessaggero.it
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