Occhiali e dentiere per ritrovare un sorriso

di Raffaella Troili
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Mercoledì 27 Luglio 2016, 00:02 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 16:07
Povertà, quando la salute è
un lusso. Inmp:
“Il 40% degli assistiti è italiano” 

@casadellacarità

Basta poco per ritrovare dignità e un sorriso. C’è un posto dove una dentiera non si nega a nessuno, dove anche in sala d’attesa se compri uno snack alla macchinetta, puoi contribuire al fondo di solidarietà fatto apposta per aiutare le persone che non possono permettersi un apparecchio acustico, una protesi dentale, un paio di occhiali, un flacone di gocce. Gli “ultimi” che entrano nell’ex San Gallicano, a Trastevere, nell’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà, non sono solo barboni e stranieri. Sono italiani, il 40%, sempre più. Famiglie con un solo reddito, anziani con pensioni ridicole, separati, giovani senza lavoro. Tra attese di un anno per una visita, cure da prescrivere ogni volta, hanno smesso di curarsi, a un certo punto, raccontano nell’ex San Gallicano dove offrono assistenza, solidarietà, non solo visite e protesi gratis ma pure un supporto psicologico perché la crisi ha inghiottito menti giovani e sane. Tanti i barboni italiani, si conoscono in strada, con il passaparola arrivano all’Inmp, si mischiano con signore distinte e insospettabili dai capelli grigi, gli occhi velati, che hanno bisogno di lenti graduate per continuare a vedere il mondo. Altri hanno l’accento e l’ironia dei romani, allargano le braccia senza imbarazzi, «Mi hanno regalato una dentiera, altrimenti avrei dovuto rinunciare al pane. O alla vita», e quel che dice Antonio, pensionato, vale per tutti. 

raffaella.troili@ilmessaggero.it
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