L’uomo racconta e al mercato tutti gli fanno eco: «Ah sotto da me è la stessa cosa», «Io sono tornato dalle vacanze e ho ritrovato la macchina circondata da piante alte mezzo metro, non riuscivo ad aprire lo sportello». «Pure da mia madre a San Giovanni è uguale», «E perché, all’Eur no?». Un ragazzo ride: «È la risposta di Roma alla deforestazione dell’Amazzonia». Altri la prendono più sul serio e suggeriscono paragoni con Chernobyl o con i paesaggi post-apocalittici di certi film catastrofici americani, dove la vegetazione ha ripreso possesso dello spazio che la civiltà le aveva temporaneamente sottratto. È il destino delle città abbandonate. Abbandonate come Roma.
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