E si erge come uno zombie.
Un lavoro sporco, il buio aiuta a sentirsi meno vili. Toglie le ciabatte, sul parquet fanno rumore, accende la luce del bagno per intercettare velocemente il telefono sul comodino, come una gazza ladra s’allontana dalla stanza, il tempo di visualizzare quel che basta e sempre in punta di piedi lo posa dove stava. Salvo imprevisti. Che il codice d’accesso sia rimasto lo stesso ma quello dei tempi di utilizzo sia stato cambiato a tradimento. Una partita a scacchi silenziosa, i colpi bassi s’incassano senza fare una piega, domani è un altro lungo giorno, quando tutti dormono ci riproveremo. Ma che occhiaie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA