La maledizione del marchio
dopo il flop di Rome & You

La maledizione del marchio dopo il flop di Rome & You
di Mauro Evangelisti
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Sabato 25 Maggio 2019, 00:15 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 12:57
Roma non ha un marchio turistico. Incredibile per un settore trainante dell’economia cittadina mentre la sfida con le altri grandi mete nel mercato globale del turismo è sempre più agguerrita. Pigramente si risponde: «Ma chi se ne importa del marchio, abbiamo il Colosseo». Sembra che tutto sia dovuto, che i turisti debbano pure ringraziare Roma che li accoglie tra fermate della metro chiuse e rifiuti. Invece, mentre Roma si crogiola nella sua pretesa superiorità, altre città aumentano numero e qualità dei turisti più rapidamente.



Ma perché Roma non ha un brand forte come ad esempio I Love NY (New York), Be Berlin o I Amsterdam? In epoca Alemanno ne fu scelto uno triste, una lupa stilizzata con la scritta Roma, non il massimo dell’originalità, comunicava poco a chi devi convincere in Cina o in Indonesia.
Nel 2015 Marino propone lo sfortunatissimo Rome & You, cinque cerchi sopra uno scudo, il “Me” di Rome dovrebbe formare lo slogan “Me & You”: cervellotico. L’uso dell’inglese infastidisce. Si aggiunge il pasticcio della presentazione quando non si spiega che è un brand turistico, non sostituisce il tradizionale Spqr. Rivolta, polemiche, Tronca cancella Rome & You. Giusto. Ma da allora nessuno ha avuto il coraggio di proporre un altro brand.
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