«Vai e presentati». Se i consigli dei grandi vengono sbeffeggiati

«Vai e presentati». Se i consigli dei grandi vengono sbeffeggiati
di Raffaella Troili
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Mercoledì 6 Marzo 2019, 00:16
La storia va avanti da oltre un anno e tra poco la scuola finirà. Un amore fatto di sguardi, «mamma vattene appena lei arriva e sbrigati pure». Siamo i primi ad arrivare all’ingresso di scuola e si gela, mentre la signorina arriva con tutta calma sempre con il papà. Visto che dopo un rapido cenno d’intesa ogni volta si è costretti ad allontanarsi prima del suono della campanella, è già tanto che quell’uomo non abbia chiamato Telefono azzurro per segnalare quegli strani genitori - a volte papà a volte mamma - che lasciano di corsa il ragazzino solo a scuola. Il fatto è che i due non stanno nella stessa sezione. Si guardano solo, in corridoio, in cortile, in bagno, in gita, quando si incrociano.
I consigli vengono presi male. «Vai lì e presentati: ciao sono Tommaso, alle donne piacciono gli uomini sicuri, un po’ sbruffoni». Seguono insulti e offese «ma che mi presento davanti a tutti, al padre, alla maestre, alle amiche! Timida com’è: si gira e se ne va». Tutti i torti non li ha ma questa storia sta diventando un tormentone. Mai avuta così tanta voglia di andare a scuola. «Allora scrivigli una lettera», «anzi fermala, e dille chessò: bello questo cappello, una cosa qualsiasi vedrai che la colpisci». E giù altre prese in giro, nessun consiglio va bene, perché «quelle cose le fate voi grandi...».
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