Voglia di Lazio in Abruzzo: referendum a settembre

di Simone Canettieri
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Giovedì 26 Luglio 2018, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 00:09
Sulle orme del Vate, sembrano recitare: «Settembre, andiamo. È tempo di migrare/Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori/lascian gli stazzi e vanno verso il mare/ scendono all’Adriatico selvaggio/che verde è come i pascoli dei monti/ Han bevuto profondamente ai fonti alpestri/ che sapor d’acqua natia rimanga né cuori esuli a conforto/ che lungo illuda la lor sete in via. Rinnovato hanno verga d’avellano». Con meno lirismo dannunziano e molto pragmatismo, un pezzo di Abruzzo si vuole staccare per confluire nel Lazio. Gli abitanti dell’Alta valle dell’Aterno, zona terremotata in provincia dell’Aquila, stanno accarezzando il sogno del referendum. «A giorni - raccontano - prepareremo le schede per le raccolta firma del referendum per passare nel Lazio, seguiranno assemblee, e da quello che si è visto oggi siamo tutti determinati ad andare avanti fino in fondo, non abbiamo più nulla da perdere». Lazio felix? Può essere. Di sicuro si è invertita la rotta. Qualche anno fa un battagliero sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, agitò l’arma del referendum per protestare contro la Regione Lazio. Adesso la storia si ripete, ma al contrario. Sono i nostri confinanti a voler fare un passo in avanti.

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