Inps, in coda allo sportello per sapere quando si può tornare allo sportello

Inps, in coda allo sportello per sapere quando si può tornare allo sportello
di Pietro Piovani
2 Minuti di Lettura
Lunedì 2 Settembre 2019, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 13:02
Spesso si fa dell’ironia sul fatto che lo sportello principale dell’Inps a Roma si trova in via dell’Amba Aradam. È un’ironia fuori luogo, sia perché non è mai bello scherzare su un nome che evoca uno degli eventi più drammatici e ignominiosi della nostra storia (una battaglia cruenta in cui le forze armate italiane sterminarono nemici e civili ricorrendo al gas), sia perché ormai gli uffici dell’Inps sono tutt’altro che caotici, hanno sedie comode, aria condizionata e numeretti elimina-code, dunque appare immeritato l’accostamento al termine “ambaradan” che in italiano significa “confusione, baraonda, caos”. E tuttavia il signor Francesco non si è sentito affatto a proprio agio mentre, seduto in poltrona, con l’aria condizionata, aspettava che chiamassero il suo numero.

Non tanto per la lentezza della fila, né perché prima di lui la macchina erogatrice si era inceppata e aveva saltato diversi numeretti, e gli impiegati ignari del disguido attendevano l’arrivo dei titolari di numeretti mai erogati, allungando così i già notevoli tempi di attesa. Ciò che turbava davvero Francesco era la consapevolezza che, al termine della fila, non avrebbe concluso ancora nulla. Perché quella fila serviva solo a fissare un appuntamento per un’altra data, fra un mese: un altro viaggio a via dell’Amba Aradam, un’altra mattinata da dedicare all’Inps.

In coda allo sportello per sapere in che giorno tornare allo sportello: può succedere, all'Inps e non solo, in un’epoca che ha provato a liberarsi della burocrazia ma ci è riuscita solo a metà.

pietro.piovani@ilmessaggero.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA