“Impazzire” per un certificato di residenza

di Raffaella Troili
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Martedì 5 Giugno 2018, 00:37
Qualche anno fa per fare la carta
d’identità a #Roma aspettavi, 
scocciato, un paio d’ore. Oggi puoi
prenotarla, si, ma per ottobre 2018. Grazie
@justgiuli


Municipi fantasma, numeretti e appuntamenti da qui all’eternità, incomprensibili scaricabarile tra operatori dietro sportelli vuoti: provi in quell’ufficio, no deve andare in quell’altro. C’è qualcosa da rivedere nelle ex Circoscrizioni, dove da un po’ non basta mettersi in fila pazienti per qualche ora. Adesso per avere una carta d’identità si devono aspettare tre mesi, anche andare in capo al mondo perché il sistema elimina code “tupassi” del Comune, quando funziona fornisce il primo appuntamento poco prima dei 3 mesi di ordinanza e certo non tiene conto delle distanze. Così se vuoi il documento presentati il 23 luglio alle 15 a Garbatella, anche se abiti a Balduina o viceversa, o se stai già in vacanza (senza documento). Un blackout di servizi al cittadino che non risparmia nessuno: è diventata una sorta di catena di Sant’Antonio anche ottenere un semplice certificato di residenza. Giuseppe l’ha richiesto il 16 aprile, poi il 9 maggio ha telefonato allo 060606 per sapere lo “stato” della pratica. Quel giorno gli sono stati forniti vari numeri telefonici ma nessun addetto è stato in grado di aiutarlo. Lo stesso Ufficio cambi di residenza del Municipio XV dopo l’invio della richiesta per mail non gli ha dato neppure la risposta della conferma della lettura. Ieri, dopo vari scaricabarile, ha scoperto che pur abitando sulla Cassia risulta ancora residente a Roma sud. Dove del resto, nelle strade, le indicazioni del Municipio indicano ancora il IX (dal 2013 è diventato VII). Tanto per girare ancor di più a vuoto.
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