Integerrimi, superspioni o imbranati: genitori social

di Raffaella Troili
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Mercoledì 5 Settembre 2018, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 16:22
Peggio della mamma detective, c’è quella che ostenta il suo integerrimo distacco, la sua totale ignoranza in fatto di social, è anche un po’ snob con quel vecchio Nokia di inizio decennio. Salvo poi spallidire, cadere nel panico di fronte a semplici scoperte: «Davvero mia figlia fa le pose su Instagram? Davvero dice tante parolacce? Dai dimmi come si fa a vedere». L’imbranata deve superare ostacoli pratici e di principio, perché lei dice che non è bene spiare e per giunta le vien facile visto che è allergica a social e innovazioni tecnologiche. Intanto la figlia come i ragazzi della sua età smanetta col telefonino che non le si sta dietro, lascia account aperti sul cellulare del padre e dell’amico, si arrabbia se incautamente qualcuno va a sbirciare. Non sa che mamma è in agguato: l’integerrima è pronta a scendere dal suo piedistallo, troppa curiosità e voglia di vedere la figlia come si mostra in pubblico. Di solito scopre che pur avendo quegli occhioni d’angelo è una gran “parolacciara”, posa spesso con il muso, si scambia frasi d’amore con amiche con le quali il giorno dopo si manderà a quel paese, è attaccabrighe, sente musica assai diversa da quella che mamma e papà, con tanta passione hanno pensato di averle fatto amare. Forse era meglio non sapere niente.
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