Il Campidoglio e la stanza dei dossier "rimandati"

Il Campidoglio e la stanza dei dossier "rimandati"
di Simone Canettieri
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Giovedì 18 Aprile 2019, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 00:15
La chiamano la stanza dei dossier. O meglio dei “vedremo”. Sono una serie di pratiche di primaria importanza che stanno lì, in sospeso, in attesa di risposte da parte della sindaca Raggi. La prima questione da risolvere si chiama assessore all’Ambiente. La Montanari si è dimessa lo scorso 8 febbraio. Ma da allora, con la scusa di trovare una nuova Greta Thunberg, la poltrona di un ruolo così strategico rimane vuota. «Stiamo gestendo questo dossier», è la risposta standard che filtra a Palazzo Senatorio. Suppergiù la stessa antifona che gira quando si chiede dei vertici di Ama da rinnovare.

Come in un gioco di prestigio del mago Silvan, i candidati alla municipalizzata dei rifiuti, sono apparsi e scomparsi. Finiti anche loro nella stanza dei “vedremo” (bella spaziosa). E il discorso si potrebbe allargare anche alla presidenza della Nuvola, di diretta competenza dell’ente Eur Spa dove il presidente Alberto Sasso è sotto inchiesta. C’è da capire anche che fine farà l’Ipa, la mutua dei dipendenti capitolini, visto che i vertici hanno già salutato tutti. Davanti alla moltitudine di pratiche evase che si affastellano, la linea (non linea) non cambia: aspettiamo. «Virginia ha detto che se ne occuperà dopo il Natale». Ma di Roma, cioè domenica, o a partire dal 25 dicembre?
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