Da Palazzo Chigi ai ministeri, i ladri di saponette e di gel igienizzante

Da Palazzo Chigi ai ministeri, i ladri di saponette e di gel igienizzante
di Pietro Piovani
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Lunedì 29 Giugno 2020, 00:12
All'interno di Palazzo Chigi, a pochi passi dal salone dove si tiene il Consiglio dei ministri, accanto a un flacone di disinfettante per le mani c'è un cartello che avverte: «è vietato riempire contenitori personali dal dispenser». Fa un certo effetto sapere che nel cuore delle istituzioni qualcuno possa rubare gel igienizzante, ma sappiamo che non è un caso isolato, le cronache parlamentari ci hanno raccontato che nella vicina Camera dei deputati, già ai primi tempi dell'epidemia, era sparita l'Amuchina dalle toilette. E del resto nei palazzi ministeriali romani gli impiegati sono da sempre costretti a tenere un rotolo di carta igienica nei cassetti, perché quella fornita dall'amministrazione non rimane nei bagni per più di qualche ora: chi la porta via? Misteri dei ministeri. Lo stesso accade nelle scuole, dove la carta igienica è particolarmente preziosa essendo acquistata con i contributi delle famiglie (gli istituti non possono permettersela): per evitare i furti gli insegnanti la chiudono a chiave negli armadietti. Il fenomeno del piccolo saccheggio non riguarda solo le stanze della politica, è diffuso a tutti livelli della pubblica amministrazione, e i prodotti per la pulizia personale sembrano tra i più ricercati. A quanto pare nella Capitale circolano parecchi ladri di saponette, disonesti sì, ma almeno puliti.

pietro.piovani@ilmessaggero.it
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