Dubbi e sospetti su quei gatti spariti nel nulla a Colle Oppio

Gatti randagi a Roma
di Marco Pasqua
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Martedì 30 Ottobre 2018, 00:22 - Ultimo aggiornamento: 13:26
Statistiche precise e ufficiali sulla riduzione delle colonie feline all’Esquilino non ce ne sono e, quindi, bisogna muoversi con cautela, seguendo le ipotesi delle “gattare” e dei residenti. E secondo le loro valutazioni, assolutamente empiriche, sarebbero un centinaio i gatti spariti nella sola zona di Colle Oppio, negli ultimi anni. Impossibile dire dove siano finiti, anche se alcuni, probabilmente avranno scelto altre zone. Quel che è certo è che nella zona esiste un problema, le cui cause sono ignote.

Qualcuno ipotizza qualcosa di atroce: ovvero che quei gatti siano al centro di un traffico di carni per fini alimentari. «Dalle segnalazioni ricevute, le colonie feline, soprattutto a Colle Oppio sono diminuite», dice Andrea de Priamo, capogruppo FdI in Comune. Per questo, il suo partito ha presentato al Senato un progetto di legge che introduce il divieto di consumo di carni di cani e gatto, con multe da 1000 a 5000 euro. «Allo stato attuale – viene fatto notare dal partito della Meloni – in Italia questo divieto non è previsto. Una lacuna evidente, a fronte dei fenomeni migratori che hanno portato alla presenza di comunità provenienti da Paesi in cui la carne di cani è una specialità gastronomica, con modalità di macellazione cruente». 

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