La prima festa di un figlio non si scorda mai. A 15 una mattina ti chiede con fare implorante: «Posso andare ad un evento?». Tu pensi che sia stato invitato a chissà quale serata esclusiva e invece no, un evento è quello che volgarmente noi boomer chiamiamo discoteca. Tu tentenni, fai qualche ramanzina, poi cedi perché sono le vacanze di Natale, ci vanno tutti, e tu sei un genitore moderno. Solo che non avevi considerato due cose: l’ansia e i chilometri che ti separano dal locale. Perché non solo dovrai portarlo ma ovviamente dovrai anche andarlo a riprendere e non si sa perché questi eventi sono sempre incredibilmente lontani da casa.
Così alle 22 ti ritrovi davanti a una folla di ragazzini con dei ciuffi di capelli che neanche Elvis. «Ok, ritorni all’una?».