L'eterno, inutile, appassionato dibattito sui confini di Roma Nord

La carta geografica di Roma pubblicata all'interno del romanzo "La guerra di indipendenza di Roma Nord" di Claudio Delicato (edito da Mondadori)
di Pietro Piovani
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Giovedì 12 Maggio 2016, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 22:48
conigli roma nord vi prendiamo a pizze finché il coccodrillo lacoste non ve diventa una lucertola
Alessio Miz



È una mappa dettagliata della città eterna «dopo la secessione», e si trova all’interno di un libro: “La guerra di indipendenza di Roma Nord”, romanzo fantasatirico di Claudio Delicato. Nella piantina c’è una grossa linea nera che traccia i confini della Repubblica indipendente di Roma Nord, e all’interno sono indicati i luoghi di rilievo: Corso Francia, piazza Mazzini, piazza Euclide, ovviamente Ponte Milvio, a sorpresa anche piazza Bologna. Sotto sono delineate la Repubblica federale di Roma Sud, i Territori autonomi di Roma Est, il Regno libero di Roma Ovest e la piccola area intorno al Vaticano ribattezzata Terra santa.

Nei giorni scorsi si è tenuta una serata per promuovere il libro, titolo: Festa per la secessione di Roma Nord («ingresso gratuito, chi indossa le Hogan salta la fila»). Per l’occasione la fantasiosa carta geografica è stata pubblicata su Facebook e subito è partito il dibattito. Michele protesta: «Piazza Bologna e stazione Nomentana che c’entrano con Roma Nord? L’ignoranza dilaga». L’indignato contestatore ha la sua teoria: «Io non includo neanche piazza Mazzini. Roma Nord è delimitata dal Tevere tra i ponti Duca d’Aosta e Corso Francia da un lato, e via Cortina d’Ampezzo e Olgiata dall’altro». Opposto il punto di vista di Federico: «Se togli piazza Mazzini, diventa la famosa “periferia di Roma Nord”».

C’è chi rivendica l’orgoglio di Roma Ovest: «Quando da voi piove da noi c’è il sole, stiamo a 20 km da Fregene». C’è chi prova ad allargare il dibattito: «Ma politicamente come pensate di porvi rispetto all’annosa questione dell’indipendenza dei Castelli romani?». E via così, perché in tutta Roma da sempre le discussioni più appassionate sono quelle inutili.

pietro.piovani@ilmessaggero.it
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