Di sicuro è una svolta storico-linguistica importante per una città che tornò a vivere dopo la guerra grazie a “Vacanze romane” (eccoli Gregory Peck e Audrey Hepburn in vespa che scorrazzano sui sampietrini eterni).
Ma chi governa decide. E così la sindaca Virginia Raggi e il vice, con delega alla Cultura, Luca Bergamo hanno deciso di dare questa scossa alla Capitale post-Covid-19. Ma forse la risposta più efficace a cotanta rivoluzione lessicale si può trovare nell’immortale canzone dei Matia Bazar: Poi, dolce vita che te ne vai/Sul Lungotevere in festa/ Concerto di viole e mondanità/ Profumo tuo di vacanze romane/Roma bella, tu, le muse tue/Asfalto lucido, “Arrivederci Roma”/Monetina e voilà/C’è chi torna e chi va/La tua parte la fai, ma non sai che pena mi dai. Cantatela un po’, e ora pensate a Romarama.
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