Mascherina sotto lo scaldacollo: le prudenze dei ragazzi in metro

Mascherina sotto lo scaldacollo: le prudenze dei ragazzi in metro
di Raffaella Troili
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Mercoledì 5 Febbraio 2020, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 02:47
«Lavati le mani», non fa granché effetto, dato che più o meno lo ripetiamo da quando sono nati. I consigli delle mamme nell’inverno del coronavirus sono prudenti ma fantasiosi. «Evita di prendere la metro, vai a piedi». Risposta, disarmante: «Sì, tranq, l’ho presa solo al ritorno...». Oppure: «Solo per una fermata, tanto...».

Niente da fare, volendo evitare inutili allarmismi, si finisce per non esser presi sul serio. Come può evitare luoghi e mezzi pubblici, locali affollati, un giovane nel fiore degli anni? Se nonno è sottocoperta, giustamente, l’adolescente medio non si fa prendere dal panico. Sotto i portici di piazza Vittorio una 14enne che vive a Roma nord dove frequenta un liceo Artistico racconta d’esser lì perché ama l’architettura e le zone alternative.

Porta una mascherina, nera, un po’ punk: «Perché ho avuto la sinusite, per il coronavirus e per estetica, la porto spesso per andare a scuola», ammette. Francesco, mamma biologa della Scientifica, ne sa una più del diavolo. Nel suo tragitto in metro verso scuola indossa il suo scaldacollo d’ordinanza, calzato bello alto, fino ai suoi occhi chiari e svegli. E sotto, porta la mascherina, che toglie appena risale in superficie. Tra gli sfottò degli amici.

raffaella.troili@ilmessaggero.it
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