Coronavirus, con la febbre in aeroporto non si finisce in quarantena

Con la febbre in aeroporto non si finisce in quarantena
di Mauro Evangelisti
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Sabato 15 Febbraio 2020, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 11:16

Ma cosa succede se arrivo in aeroporto e ho la febbre? Mi mettono in quarantena? Tra chi in questi giorni sta per salire su un aereo, questa è la domanda più ricorrente. Spoiler: no, nessuna quarantena, partite tranquilli. Da sapere: il Ministero della Salute, per prevenire la diffusione del nuovo coronavirus, ha deciso di attivare i termoscanner per tutti i passeggeri dei voli internazionali e nazionali. Prendiamo l’aeroporto di Fiumicino: ogni giorno viene misurata la febbre a circa 40mila viaggiatori che arrivano a Roma (dunque non a quelli in partenza).

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Si tratta di un’operazione molto veloce, dura poco più di un secondo, passerete sotto una sorta di telecamera collegata al tablet degli operatori sanitari. Se risulta che la vostra temperatura è superiore ai 37.5, non si accendono allarmi o sirene, ma semplicemente un medico vi chiede di accompagnarlo in un box in cui vi chiede da dove arrivate e che contatti avete avuto. Se non rientrate tra i casi sospetti, ve ne andrete verso la vostra destinazione finale.

Ultime due cose da sapere: quando arrivate al termoscanner, se indossate cappello e occhiali, vi sarà chiesto di toglierli per consentire la misurazione della temperatura; se avete la febbre, è meglio comunque restare a casa sotto le coperte.
 

 
 

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