Congresso Pd, la diaspora dei turborenziani romani

Congresso Pd, la diaspora dei turborenziani romani
di Simone Canettieri
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Giovedì 20 Dicembre 2018, 00:05
Erano giovani e forti. Erano turborenziani. E questo tweet di Paolo Gentiloni - datato 30 luglio 2014, una vita fa - raffigura Bobo, Lorenza e Lucianone proprio così: mossi (come la foto), scapigliati (non solo per via della moto), ganzi e sorridenti (grazie all’impero di Matteo I da poco iniziato). 

Erano i prodotti del vivaio del cosiddetto «governo-Rutelli della Capitale». Tutti provenienti dalla Margherita, tutti pronti a proporsi come l’ala dura e pura del rottamatore nell’Urbe. I più renziani tra i renziani. Turborenziani appunto (azzeccato nomignolo nato su queste colonne). Adesso, però, in vista del congresso del Pd è iniziata la diaspora. Politica e forse personale. Paolo Gentiloni e Lorenza Bonaccorsi sosteranno Nicola Zingaretti: meglio un ex ds che l’ex premier fiorentino, verrebbe da pensare. Luciano Nobili è pronto a lanciarsi, anima e cuore come sempre, per l’altro tandem Roberto Giachetti-Anna Ascani. Poi gli sono gli altri ex rutelliani romani che invece faranno il tifo per Maurizio Martina. Una triade di deputati: Filippo Sensi, Patrizia Prestipino e forse Michele Anzaldi. Congresso Pd. Ovvero: scene da fine impero.
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