Scuola, «Niente compiti delle vacanze: scioperiamo», la protesta dei genitori stressati dal lockdown

Scuola, «Niente compiti delle vacanze: scioperiamo», la protesta dei genitori stressati dal lockdown
di Veronica Cursi
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Giovedì 23 Luglio 2020, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 08:42

«Quest’estate niente compiti delle vacanze, scioperiamo!». Mamma Paola butta lì la provocazione, in un gruppo Facebook dedicato alle famiglie, e l’idea di «prendersi una pausa dall’insegnamento, dopo che per tutto il lockdown abbiamo fatto da maestri ai nostri figli», viene subito condivisa decine di volte in rete fino a diventare quasi un movimento di massa: «Libere dai compiti».

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D’altronde un po’ di ferie se le meritano pure questi genitori che per mesi si sono divisi tra smart-working, analisi grammaticale e tabelline. Già stressati dalla centrifuga della quarantena, con tutto il carico che ha comportato, adesso si ritrovano a dover di nuovo inchiodare i figli alla scrivania e oltretutto senza certezze sul nuovo anno scolastico che dovrebbe cominciare a settembre, come e quando però ancora non si sa. 

Le ipotesi ci sono, certo: banchi singoli, didattica mista, ingressi scaglionati. Molti docenti però ribadiscono che non hanno spazi sufficienti a garantire il distanziamento, ci sono asili nido che non riapriranno e scuole che non hanno ancora comunicato la data di riapertura. «Perciò che i bimbi tornino in classe a settembre è ad oggi il nostro unico pensiero», ribadiscono i genitori. Per i compiti (si spera) ci sarà tempo tutto l’anno a scuola. 

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