Compiti delle vacanze, il grande fardello dell'estate (e non solo per i ragazzi)

Compiti delle vacanze, il grande fardello dell'estate (e non solo per i ragazzi)
di Veronica Cursi
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Venerdì 2 Agosto 2019, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 01:03

«Alberto hai fatto italiano? E le pagine di matematica?». «Prima la versione di latino e poi vai in spiaggia». Ogni estate, nelle case italiane con figli, si consuma la stessa piccola “tragedia” familiare: i compiti delle vacanze. Mamme esauste, padri e nonni sull’orlo di una crisi di nervi, ragazzini dai musi lunghi che si trascinano libri stropicciati ovunque: in montagna, al mare, tra le tende in campeggio o in piscina. Con la speranza (neanche troppo nascosta) che si perdano negli spostamenti. Ed è facile dire “basta programmare”, “suddividere il lavoro”: ci avete mai provato voi a convincere un ragazzino in piena “febbre da libertà estiva” a sedersi un’ora per studiare? Una trattativa che neanche il più abile stratega politico.

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C’è la mamma cerbero che minaccia: «Se non finisci cinque pagine al giorno, non fai più il bagno in mare!», il genitore creativo che organizza sedute di compiti collettive con gli amichetti e merenda premio finale, la madre competitiva che in qualche giorno il libro l’ha già finito (lei), o la rivoluzionaria che ogni estate sentenzia: «Io a mia figlia i compiti non li faccio fare per protesta». Mentre i ragazzini si scopiazzano su WhatsApp e noi ci ritroviamo a dover ripassare tabelline e declinazioni. E le chiamano vacanze.

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