Da Castel Gandolfo a Genova il pastore Kim tra le macerie

Da Castel Gandolfo a Genova il pastore Kim tra le macerie
di Marco Pasqua
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Martedì 21 Agosto 2018, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 11:48
Kim è rientrata nella sua casa, a Castel Gandolfo, dopo aver cercato di salvare vite umane tra le macerie del ponte Morandi. La chiamata al suo conduttore, l’istruttore esperto dei vigili del fuoco Lorenzo Botti, è arrivata alle 3.30 di pomeriggio: «Abbiamo bisogno di voi».



Una chiamata come ne sono capitate tante, per far scendere in campo questi cani eroi, che in tante occasioni si sono rivelati insostituibili. Kim è un pastore belga malinois di 2 anni, che ha da poco terminato il percorso di formazione, ha ottenuto tutte le certificazioni necessarie a lavorare in queste situazioni; con lei c’erano anche Fix, Zoe e Vicky (accompagnate da Christian Verdini, Giampiero Ruggiero e Stefano Palazzi, rispettivamente di Marino, Pomezia e Frosinone), tutti delle squadre speciali “Usar”, che intervengono nelle calamità naturali, alla ricerca di persone scomparse.

Lavorano su turni massimi due ore, e arrivano là dove gli uomini non possono spingersi, spesso anche rischiando la loro vita. Non hanno paura del pericolo e hanno un solo obiettivo: salvare vite umane. Prima di Kim, in casa Botti, c’era Bell, con un curriculum di tutto rispetto: da l’Aquila ad Amatrice, da Camerino a Rigopiano, fino ad Ischia. 

marco.pasqua@ilmessaggero.it
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