Surfare sul tetto dell’auto: la follia nelle notti romane

Surfare sul tetto dell’auto: la follia nelle notti romane
di Veronica Cursi
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Venerdì 24 Luglio 2020, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 09:00
«Andiamo a “surfare?». La sfida parte più o meno così nelle notti deserte di Roma, quando le strade sono libere dal traffico e il mare di auto scompare. Fare il “surf” dopo la discoteca significa mettersi a pancia in giù sul tetto di un’auto, aggrapparsi con le mani ai finestrini e resistere più che si può. Sperando che una sfida tanto stupida non costi la vita. 
Un moda, quella del car surfing, nata negli Usa che ormai da diversi anni ha preso piede anche tra i ragazzi italiani. Come è successo qualche giorno fa a Roma. In un video pubblicato su Instagram dal gruppo “Welcome to Favelas” si vede un giovane mentre cerca di tenersi in piedi sul tettino di un auto in movimento. 


L’automobilista che lo riprende non crede ai suoi occhi: «Ma che sta facendo questo?». Il filmato in poco tempo ha fatto il giro del web. E purtroppo non è l’unico: su Youtube esistono decine di tutorial su come surfare e profili dedicati al #carsurfingchallenge, sfide a chi resiste di più. 

Non bastava, dunque, dover schivare monopattini impazziti in giro per la città, adesso tra le mode da dimenticare quest’estate ci si mette anche questa.
 
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