“No” ai botti di Capodanno: "Salviamo cani e gatti"

Botti sequestrati
di Marco Pasqua
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Martedì 20 Novembre 2018, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 12:35
I botti non sono soltanto un’inutile tortura inflitta agli umani – ché di modi per festeggiare, senza rischiare la vita o la perdita della mano, ce ne sono tanti altri assai più civili – ma, soprattutto, agli animali. Ogni anno, infatti, sono diverse migliaia, tra cani e gatti, i decessi in seguito alle esplosioni legate a Capodanno. Il danno, quasi sempre, non è causato dal “botto” stesso, ma dalla paura che il rumore genera: i cani tendono a scappare; i gatti si feriscono nel tentativo di nascondersi; gli uccelli, invece, si disorientano andando a sbattere contro muri o vetrate.

Per questo, la Lav ha deciso di entrare nelle scuole per sensibilizzare i più giovani: «Basta botti! Per gli animali e per tutti!» è l’iniziativa in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, che mira a far conoscere i pericoli che si celano dietro i petardi. Gli insegnanti delle scuole primarie e secondarie possono aderire scaricando gratuitamente i materiali all’indirizzo www.piccoleimpronte.lav.it/bastabotti. «È ormai sempre meno raro sentire esplosioni di petardi già dall’inizio di dicembre, e spesso anche per tutto il mese di gennaio – spiega la Lav - la nostra iniziativa vuole porre l’attenzione sui rischi dell’uso di quelli che sono veri e propri esplosivi, con conseguenze spesso gravi su persone e animali».

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