​Quando il sogno di una nuova bici svanisce nel degrado delle ciclabili

Quando il sogno di una nuova bici svanisce nel degrado delle ciclabili
di Mimmo Ferretti
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Domenica 2 Giugno 2019, 00:15 - Ultimo aggiornamento: 16:41
Si fa presto a dire: voglio comprarmi una bicicletta. Come se fosse facile sceglierla. Perché l’offerta è talmente ampia che puoi anche perderci la testa. Ma tu, visto che prima o poi l’estate anche a Roma arriverà, già ti immagini felice e pedalante su una pista ciclabile sotto il sole oppure su un sentiero di una villa con il vento in faccia che l’avventura della scelta non ti spaventa. Come prima cosa, però, devi decidere che biker vuoi essere: cominci a consultare il catalogo e vai in un attimo dalla bici da corsa alla mountain bike fino alla bici da passeggio passando con un pizzico di pudore per la due ruote elettrica. Ti accorgi che la spesa può variare da una settimana in pensione completa a Stintino alla prima rata del Suv ma vai avanti. Solo che non sei proprio esperto del mestiere e ti blocchi in fretta: il cambio così, il cerchione cosà, il freno a disco così, il manubrio cosà, la sella così, il tubolare cosà... Non capisci bene cosa fare, e soprattutto hai paura di fare la cosa sbagliata. Allora fai una scelta davvero rivoluzionaria: compri una cyclette di seconda mano da piazzare sul terrazzo di casa e passa ogni paura. Le piste ciclabili, del resto, sono piene di buche e spesso non sono neppure ciclabili.
 
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