Gli angeli degli animali non vanno in vacanza

di Raffaella Troili
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Mercoledì 9 Agosto 2017, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 00:30
Faccio il cat sitter per 4 giorni, 
io che non so badare nemmeno 
a me stesso. Sono già pieno.
@GiacomoB


Viola l’ha già capito, le bastano una valigia in giro e un armadio aperto, ai gatti non sfugge niente. E già medita vendette sottili, ostentato distacco e dispetti concreti... Lara guaisce un poco, poi si butta a terra sconsolata, osserva le mosse dei padroni, cassette e borsoni pronti fuori alla porta, anche lei ha afferrato tutto, “questi partono” e lei resta a far la guardia al bidone assieme ai pesci rossi e al sorcio (criceto). Per fortuna c’è chi non va in vacanza, chi ha fatto delle trasferte altrui un lavoro. E’ il periodo, l’estate, preferito da dog e cat sitter: girano pieni di mazzi di chiavi, i più professionali non vogliono esser chiamati, i più affabili mandano video e foto di gattoni in salute, cani rasserenati da carezze e coccole, anche se per pochi minuti. Altro giro, altre coccole e cibo da distribuire. Roma è ancora piena, eppure nei condomini c’è chi va e viene, la corsa ad accaparrarsi gli “angeli” dei nostri animali è iniziata. Dieci euro per una toccata e fuga in casa, ma quante ansie risparmiate. Non sono solo giovani studenti ma molti adulti a offrirsi, arrotondano, sono ormai conosciuti e affidabili, qualcuno ha pure una rete di sostituti. «Perché i gatti non amano spostarsi da casa, sarebbe un trauma» qualcuno tenta di giustificarsi con loro; «figurarsi il Roborovskyi, il criceto nano quello ha paura della sua ombra. Dorme di giorno e gioca di notte». E i pesci, poi: «Se ti avvicini alla vasca, al mattino, ti schizzano per la contentezza, sai?...» Quante ne sentono, dog/cat e tutta l’Arca di Noe sitter. Annuiscono sereni. «Mi raccomando una carezza», ecco un’altra sdolcinata, penseranno.

raffaella.troili@ilmessaggero.it
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