Alticci al volante, più controlli fuori dai locali

Alticci al volante, più controlli fuori dai locali
di Marco Pasqua
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Lunedì 16 Maggio 2016, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 00:24
L'unico modo per
smettere di bere
durante il weekend
è iniziare a guidare

@EnisGuso

Quando l’alba è alle porte, si aggirano per le strade come zombie, barcollando e cercando di non cadere, appoggiandosi, qui e lì, ai muri o alle spalle di qualche amico più lucido di loro. Non è difficile incontrarli, da Ponte Milvio all'Ostiense, da Trastevere al Portonaccio. Basta aspettare le 5, quando i locali hanno iniziato a chiudere i battenti e questo piccolo e pericoloso esercito di campioni dello sballo alcolico – per fortuna una minoranza - inizia a sciamare verso le proprie auto. Sono potenziali killer – sì, degli assassini – spesso ignari delle loro precarie condizioni psicofisiche, che decidono di mettersi alla guida, rischiando di provocare incidenti mortali.

Un problema, anzi, un’emergenza, che riguarda tutti. «Sì, ho bevuto, ma ce la faccio a guidare», è il ritornello che (si) raccontano dopo il quinto drink, per tranquillizzarsi. Le tabelle esposte nelle discoteche con i valori alcolemici delle diverse bevande, neanche le consultano – leggerle, da ubriachi, è arduo. Meglio risparmiare i soldi del taxi, magari «sono solo pochi chilometri per arrivare a casa». Un fenomeno che può essere arginato solo con controlli mirati nelle zone più a rischio, anche con personale in borghese. Non tanto con posti di blocco randomici – che lasciano sempre il tempo che trovano - ma attraverso un’attività di vigilanza mirata intorno alle discoteche, coinvolgendo la stessa security dei locali, per evitare che quegli zombie possano anche solo infilare la chiave nel cruscotto e mettere a repentaglio la vita di altre persone.

marco.pasqua@ilmessaggero.it
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