Quella maledizione del treno scomparso

di Maria Lombardi
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Sabato 29 Marzo 2014, 07:36 - Ultimo aggiornamento: 07:37
I #treni #Roma #Fiumicino

ritardano sempre...

Che palleeee!!!!!! #trenitalia

#ferroviedellostato #fs




@batwolf



Dov’è finito il regionale 21737? Qualcuno lo sa? La maledizione del lunedì mattina. Comincia sempre così la settimana dei pendolari, con lo stress del treno scomparso. Arriva, due minuti e arriva: tutti a fissare i binari. Puff! E il treno non c’è più. Alla stazione Nomentana - un lunedì dei tanti, l’ultimo - crisi d’ansia per il regionale delle 7,41 per Fiumicino, non si vede, non è in ritardo, semplicemente non è. E adesso? Chi deve andare al lavoro si agita, chi deve prendere l’aereo ancora di più. Quasi panico, finché finalmente il tabellone luminoso dice qualcosa e cioè che arriverà il regionale 21739, quello delle 7,55, ma con dieci minuti di ritardo. Dunque alle 8,05, quasi mezz’ora già perduta e per chi vive appeso ai minuti è troppo. Le porte si aprono e i pendolari compressi finiscono sul marciapiede, è l’effetto molla. Si entra, esercitando la forza contraria, ma le porte non si richiudono più. A ogni fermata, tutti fuori per far scendere quelli in fondo e si perde sempre più tempo. Ma, prodigio delle Fs, alla stazione Ostiense il treno ha 15 minuti di ritardo soltanto e a villa Bonelli ne ha solo 5. Il trucco c’è, il regionale cambia numero a ogni fermata e diventa in pratica un altro treno, quello successivo. Arrivo a Fiumicino aeroporto alle 9,10, quaranta minuti dopo il previsto (il 21737 doveva terminare la corsa alle 8,33). La sigla può anche essere ballerina, ma il tempo non fa salti. E sulla Roma-Fiumicino ogni giorno è lunedì, purtroppo.



maria.lombardi@ilmessaggero.it