La legge anti spoiler, l’unica ancora rispettata

di Mauro Evangelisti
2 Minuti di Lettura
Venerdì 20 Marzo 2015, 22:01 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 00:16
Odio profondo verso

le persone che

fanno spoiler.

Odio veramente profondo.




@AleAzzalini00



Nella città e nel Paese in cui nessuno rispetta le regole, ce n’è solo una ritenuta ancora sacra: l’anti spoiler. «Io la terza serie di House of Cards l’ho già vista tutta, se non ti comporti bene spoilero» minaccia qualcuno, anche se non avrebbe mai il coraggio di passare alle vie di fatto. Qualche decennio fa lo spoiler per i più coraggiosi anticonformisti era l’ala montata sul retro dell’auto in nome dell’aerodinamica e di uno stile da personaggio alla Verdone. Oggi lo spoiler è il terrore della quotidianità, quello che ti può rovinare giornata, serata, settimane sul divano. E’ il dispetto (o la distrazione perfida) di chi rivela particolari o addirittura il finale di un film o di un libro. In realtà, l’attenzione di molti è concentrata sulle serie televisive, quelle in cui si resta insabbiati: le registriamo, le consumiamo quotidianamente dall’on demand, magari le scarichiamo (non proprio legalmente) dalla rete.



Un tempo con il vhs (preistoria) registravi la partita e ti tappavi le orecchie per non sapere il risultato prima. Oggi non lo fa più nessuno, perché, con internet costantemente sottomano, sarebbe una missione impossibile. Al contrario, per le serie tv, anche per il semplice singolo episodio, ci sono rituali rigorosi e leggi sacre che tutti rispettano, sono le uniche che davvero hanno ancora un valore. Così quando Striscia le ha violate rivelando il nome del vincitore di un reality c’è stata una sommossa popolare come non se ne vedevano da tempo.



mauro.evangelisti@ilmessaggero.it

twitter: @mauroev