Roma@AndreaDianetti
L’hanno chiamato “la bella estate”. Il piano, o meglio, la promessa del Municipio IX e del Comune di garantire alle migliaia di persone che, nei week-end, affollano le manifestazioni dell’Eur (dal Gay Village a Fiesta al Lab900), notti senza aggressioni e furti. Ma, soprattutto, un’estate senza parcheggiatori abusivi e relativo pizzo da pagare. Il piano delle istituzioni, però, nel suo primo week-end, sembra essersi arenato sulle buone intenzioni. Sabato scorso – nella notte più popolosa, che fa più gola agli abusivi della sosta - le vie erano presidiate dai soliti noti. Sì, perché i signori del pizzo sono sempre gli stessi, rom e nordafricani, ma anche napoletani. Su via delle Tre Fontane, viale dell’Agricoltura, via Ciro il Grande, borsello in vista, hanno continuato a pretendere dal popolo della movida i soliti due, tre euro. Con le maniere ricattatorie di chi è là per pretendere qualcosa che non gli è dovuto. A onor del vero, le pattuglie dei vigili c’erano: fisse e mobili, così come quelle delle altre forze dell’ordine. Alcune fermavano i parcheggiatori, ma dopo cinque minuti di conversazione li lasciavano inspiegabilmente proseguire la loro attività. L’unico piano che all’Eur ebbe un qualche effetto fu quello del Gruppo Sicurezza Pubblica ed Emergenziale che, nell’estate del 2013, adottò una strategia vincente: parcheggiatori fermati e portati su dei pulmini nelle caserme e trattenuti per i controlli tutta la notte. Dopo qualche settimana, molti levarono le tende. Il resto, per adesso, sono solo annunci.
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