Se la bava di lumaca può fermare la tosse

di Raffaella Troili
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Mercoledì 5 Novembre 2014, 00:39 - Ultimo aggiornamento: 00:40
Mamma, va tutto bene

contro la tosse

ma lo sciroppo alla bava

di lumaca no. #Sbocco #Cvdm


@MichelePini96



Ora che c’è l’allerta meteo e tutti scrutiamo il cielo come vecchi lupi di mare, ora che gli over 60 corrono a vaccinarsi e i bambini ad ammalarsi, le mamme giocano a stupirsi, a chi la sa (o spara) più grossa: «Io a mia figlia do la bava di lumaca».



Sì la bava, quella cosa viscida che sputa la lumaca, dicono che sia un antibiotico naturale, in men che non si dica scioglie l’odioso catarro. L’anno scorso la “dritta” la conoscevano in poche, quest’anno le farmacie si sono tutte attrezzate, non bisogna girare la città, solo mettersi in fila e scoprire che altri hanno bisogno della bava della lumaca. Al sapore di lampone o di timo, dolcissima, ma sempre bava.



Lo scetticismo è comprensibile ma conviene non fermarsi al disgusto, né alimentarlo con la fantasia. Perché miele, latte caldo, i vecchi rimedi della nonna rischiano di esser superati non dall’ultimo farmaco in commercio, ma dall’estratto filamentoso del più innocuo mollusco invertebrato, che già in cosmetica pare abbia fatto parlare di sé.



La new entry arriva dall’Europa centrale, dalle Alpi bavaresi in particolare, non ha retrogusto al contrario degli sciroppi, al primo colpo di tosse, al primo sintomo di gola infiammata, le mamme tirano fuori il flacone a base di muco di chiocciola tedesca.



Helixin, kalulumax, semplicemente sciroppo di lumaca delle Alpi bavaresi, in commercio ce ne sono pochi, ma la voce si è sparsa, inutile fare gli schizzinosi, i commenti sui social poi sono entusiasti: «È un portento!». Anche perché, quando il pupo ha la tosse, e non si dorme, siamo noi a produrre saliva, per la rabbia.



raffaella.troili@ilmessaggero.it