Distrofia muscolare, ecco l'esoscheletro per bimbi: «Così potranno camminare»

L'avveniristico robot a misura di bambino è stato presentato ieri presso l'Irccs San Raffaele di Roma

Distrofia muscolare, ecco l'esoscheletro per bimbi: «Così potranno camminare»
di Barbara Carbone
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Mercoledì 9 Novembre 2022, 09:47

Ha un nome che evoca il futuro e lo spazio. Si chiama Atlas 2030 il primo esoscheletro robot creato per facilitare la riabilitazione del cammino nei bambini. I piccoli pazienti hanno tra i quattro e i dieci anni e sono colpiti da paralisi cerebrale infantile, mielolesioni, atrofia muscolare, distrofia muscolare, miopatie e malattie neuromuscolari. L'avveniristico robot a misura di bambino è stato presentato ieri presso l'Irccs San Raffaele di Roma alla presenza, tra gli altri, del ministro della Salute Orazio Schillaci. «È una grande giornata per la medicina riabilitativa - dice Enrico Garaci, presidente del Comitato scientifico - Atlas è come il titano che porta sulle spalle il mondo e aiuterà i bambini a migliorare il tono muscolare, a stimolare la plasticità sinaptica, sappiamo quanto è importante la fase di esplorazione da piccoli».

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IL FUNZIONAMENTO
Il robot, come ha dimostrato Daniele, un bambino di 5 anni con un'ischemia midollare perinatale che grazie allo strumento è riuscito a camminare, utilizza articolazioni attive a rigidità variabile che, per biomimesi, imitano i processi della funzione muscolare naturale, garantendo il controllo in sicurezza del movimento in pazienti con disturbi neuromotori. «La sua unicità risiede nella tecnologia elastica che si adatta al corpo dell'utente - spiega Francesco Infarinato, responsabile del laboratorio di Bioingegneria della riabilitazione - È dotato di otto motori, due sull'anca, uno al ginocchio e uno alla caviglia su ciascuna gamba per assicurare la libertà di movimento in tutte le direzioni ed è utilizzato in associazione con un sistema di supporto che garantisce la sicurezza del bambino al quale dà la possibilità di camminare in modo attivo, ripetibile e controllato, consentendo, al contempo, di interagire con l'ambiente in modo libero e sicuro».
Il successo dell'esoscheletro nell'adulto ha indotto gli esperti a valutare la possibilità di un suo utilizzo anche nell'ambito della riabilitazione pediatrica. «La maggior parte dei ragazzini che lo stanno già utilizzando non ha mai camminato in autonomia.

Con Atlas può farlo e può svolgere anche diverse attività come calciare una palla e disegnare, cose che non avrebbe mai pensato fossero possibili - dice Claudia Condoluci, responsabile dell'area pediatrica e delle disabilità dello sviluppo - Oltre all'apprendimento e all'acquisizione di adeguate strategie di controllo motorio, al mantenimento di un adeguato range articolare, al controllo della spasticità e della forza, al miglioramento nella stabilità del tronco e della capacità ventilatoria e cardiovascolare, il robot ha un importantissimo impatto sulla sfera cognitiva, emotiva e sociale per il bambino e la famiglia».

La neuroriabilitazione è lo strumento che permette di riprogrammare le funzioni cerebrali attraverso il meccanismo della plasticità sinaptica. «Nei bambini con le patologie neurologiche, molti dei quali non hanno mai avuto la possibilità di camminare, questo meccanismo assume un ruolo ancora più importante: i piccoli, in questo caso, non devono riapprendere, ma imparare da zero dice Marco Franceschini, direttore del laboratorio di ricerca clinica in riabilitazione neuromotoria - Permettere loro di camminare in modo fisiologico con ripetibilità e intensità è un'opportunità terapeutica di fondamentale importanza». E mentre la medicina festeggia un altro importante traguardo, nel reparto pediatrico del San Raffaele, Atlas è già diventato il supereroe preferito dai bambini.

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