Roma, i vigili nel caos: salta anche il nuovo capo

Roma, i vigili nel caos: salta anche il nuovo capo
di Lorenzo De Cicco
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Sabato 5 Dicembre 2020, 07:59 - Ultimo aggiornamento: 11:58

Ieri mattina, con la divisa da pizzardone capo, il generale Paolo Gerometta si era presentato al comitato per la sicurezza in Prefettura come comandante in pectore dei vigili urbani. Peccato che Raggi avesse già scelto un altro per il suo posto. Dietro al balletto delle nomine al vertice della Polizia locale di Roma - che tra capi dimissionari, capi fantasma e capi futuri, ne ha cambiati 3 nel volgere di 10 giorni - c'è un grande malinteso: Gerometta, il militare indicato da Raggi dopo le dimissioni dell'ex comandante Stefano Napoli, nei piani della sindaca avrebbe dovuto restare in carica soltanto da qui a capodanno. Avrebbe ballato insomma per un mese solo, ad interim. La carta coperta, la mossa che la grillina studiava da giorni per risollevare l'immagine di un Corpo funestato da malumori, dossieraggi e inchieste, era già pronta e corrisponde al profilo di Ugo Angeloni, dirigente della Polizia di Stato, ex vicario del questore a Massa Carrara e poi, dal 2019, in forza alla Questura di Roma. Angeloni si è incontrato con Raggi a inizio settimana e l'ha rivista ieri in Campidoglio. Ma per ragioni burocratiche potrà traslocare al comando generale dei caschi bianchi soltanto all'inizio del 2021.

Ecco perché la sindaca, dopo il passo indietro di Napoli in scia al servizio di Report sul malaffare tra i vigili, ha dovuto trovare qualcuno che facesse da ponte tra un mandato e l'altro.

Forse - maligna qualcuno a Palazzo Senatorio - anche per non affidare la reggenza a Carlo Buttarelli, vice-comandante anziano e soprattutto capo della Municipale ai tempi di Alemanno.

Questo è stato lo strambo misunderstanding col generale Gerometta, militare in ausiliaria, cioè in prestito dal Ministero della Difesa, con una carriera di primo piano, ex responsabile del contingente italiano in Libano: l'incarico ad interim al Comune sarebbe durato molto meno di quanto l'alto ufficiale immaginasse. Tanto che lui stesso ieri ha raccontato a chi l'ha sentito: pensavo di rimanere almeno 6 mesi, in un tempo ristretto non è possibile portare avanti quello che avevo in mente.

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L'ordinanza fantasma

A generare l'equivoco forse è stata la bozza dell'ordinanza di nomina che da due giorni attendeva la firma di Raggi, dopo essere stata siglata mercoledì dal direttore generale del Comune Franco Giampaoletti e dall'assessore al Personale, Antonio De Santis: su quel documento c'è scritto che l'interim di Gerometta era di 6 mesi. «Ma si tratta di una formula abituale, che si utilizza solitamente per tutti gli incarichi temporanei di questo tipo, a prescindere dalla durata effettiva», spiegavano ieri sera nell'entourage della sindaca. Tanto è vero che sia l'ex comandante Napoli, che un altro ex, Diego Porta, il primo capo della Municipale scelto da Raggi, hanno avuto un mandato provvisorio fotocopia di 6 mesi. Stavolta però Raggi aveva individuato subito il successore di Gerometta, già per gennaio. Tra ventisei giorni.

Raggi l'ha comunicato ieri pomeriggio al generale, il quale a quel punto ha «ritirato la disponibilità». Qualche attrito l'hanno creato le dichiarazioni che Gerometta ha continuato a rilasciare fino a ieri mattina, quando ancora non aveva nemmeno ricevuto l'incarico. Prima un'intervista su queste colonne, poi svariati lanci di agenzia all'AdnKronos: «Darò la caccia alle mele marce», «porto il bagaglio del peacekeeping», «combatterò i veleni». «Parlava da comandante con pieni poteri, come se non dovesse rimanere che qualche giorno...», sentenziava ieri un collaboratore fidato della sindaca. Un altro scossone l'ha prodotto l'ammutinamento degli agenti dell'Arvu (associazione romana vigili urbani), contrari alla scelta di un comandante esterno al Corpo, tanto da minacciare un anomalo sciopero delle multe su cui ora indagherà il Garante.

Contratto di 3 anni

 

È una rappresaglia che minaccia di proseguire anche dopo la designazione di Angeloni, esterno pure lui, un passato alla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, poi l'incarico alla Questura di Roma dove ha ridisegnato i nuovi distretti, per renderli aderenti ai 15 municipi amministrativi. Il rapporto con la sindaca è nato lì. In Campidoglio avrà un incarico di 3 anni (anche se il mandato di Raggi scade fra 7 mesi).
 

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