Rifiuti, Ama prepara il piano B: trattativa per inviarli all'estero

Rifiuti, Ama prepara il piano B: trattativa per inviarli all'estero
di Mauro Evangelisti
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Lunedì 8 Luglio 2019, 13:51

Ama sta conducendo delle trattative con società della Svezia e della Bulgaria per portare all'estero 70.000 tonnellate di rifiuti tal quale indifferenziati, che sarebbe così sottratto al circuito degli impianti Tmb. Oggi Ama dovrebbe chiudere il contratto con un operatore di un'altra regione per 700 tonnellate a settimana (probabilmente Hera che prenderà ciò che viene prodotto dal tritovagliatore di Ostia, ma non lo porterà in Emilia-Romagna, dove c'è il veto del governatore Bonaccini).

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PARACADUTE
In sintesi, sono le strade alternative che l'azienda di via Calderon de La Barca sta battendo per trovare soluzioni a lungo termine alla crisi (ieri, tra l'altro, ha chiesto ai romani di produrre meno rifiuti e di fare meglio la differenziata). Servono più paracadute, per evitare che ad ogni imprevisto il sistema vada in tilt. In parallelo corre il confronto tra Roma Capitale e Regione sulla crisi dei rifiuti in corso e sugli impianti messi a disposizione dall'ordinanza firmata da Nicola Zingaretti.

Ieri la presidente dell'Ama, Luisa Melara, ha fatto sapere: «La città di Roma ha bisogno, in questa fase molto complessa, di trovare spazio per collocare a trattamento almeno 2.100 tonnellate di rifiuti indifferenziati a settimana. Gli impianti del Lazio che a seguito dell'ordinanza e dopo i nostri appelli hanno risposto, offrono maggiori spazi per sole 1.100 tonnellate. Persiste nella programmazione dei flussi rimodulabile un deficit di almeno 1.000 tonnellate da allocare nei prossimi sette giorni».

C'è qualcosa che non torna: gli impianti delle altre città del Lazio hanno incrementato gli spazi. Ad esempio, Colfelice accetta 16 camion al giorno (erano 8 la settimana scorsa), Viterbo ha aumentato la disponibilità, mentre Rida di Aprilia di oggi passa da 1.000 a 1.450 tonnellate settimanale di rifiuti romani accolti. Dunque, se c'è un incremento, perché a metà giugno, quando già il Tmb di Malagrotta viaggiava a mezzo servizio per la manutenzione in corso, da Roma Capitale e Ama non è stato lanciato un analogo allarme? Anzi, allora si diceva che la crisi era superata e che i giornalisti, quando scrivevano che Roma era sporca, stavano esagerando. Da Ama ribattono che ci sono stati lungo la strada altri imprevisti: un guasto al Tmb di Rocca Cencia, riduzioni in Abruzzo e in altri impianti. Fatto sta che Ama non sta usando al massimo gli impianti di cui dispone, visto che il tritovagliatore di Ostia lavora pochissimi rifiuti (ed è singolare chiedere sacrifici ai cittadini delle altre province).
 


Dalla Regione precisano: in realtà gli impianti del resto del Lazio da oggi andranno a pieno regime e i quantitativi aggiuntivi offerti coprono quel gap di 2.100 tonnellate di cui parla Ama, non c'è un deficit di 1.000 tonnellate come sostiene la Melara. Ecologia Viterbo passa a 330 tonnellate a settimana, Porcarelli (Rocca Cencia) 600 tonnellate a settimana, Rida 450 a settimana, Aciam 160 a settimana. Il problema, trapela dalla Regione, è che è stato mal interpretata da Ama la disponibilità di Saf di Colfelice, che parla di 170 tonnellate in più. Ama le conteggia a settimana, quando in realtà sono giornaliere. E se ieri c'è stato l'ennesimo scontro a distanza tra la sindaca Raggi e l'assessore regionale ai Rifiuti, Valeriani, questo pomeriggio alle 16 ci sarà un vertice tra i tecnici di Regione, Roma Capitale e Ama. Domani mattina il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, chiuderà nella stessa stanza la sindaca e il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, per la riunione della cabina di regia sui rifiuti.

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