Sindaco Roma, pressing di Giorgia Meloni e Forza Italia si avvicina a Michetti. Salvini: io aspetto martedì

Sindaco Roma, pressing di Giorgia Meloni e Forza Italia si avvicina a Michetti. Salvini: io aspetto martedì
di Emilio Pucci
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Sabato 5 Giugno 2021, 07:34 - Ultimo aggiornamento: 07:36

Martedì si chiude per Roma. È quanto hanno promesso tutti i leader del centrodestra che continuano nel lavoro di casting' per trovare chi sfiderà nella Capitale Raggi, Gualtieri e Calenda. E la pista più battuta al momento sembra essere quella che porta alla candidatura dell'avvocato Michetti che ieri ha incontrato sia Salvini che Tajani, come già fatto peraltro anche con il giudice Matone.


«Di entrambi ho un'ottima opinione.

Amano Roma, conoscono Roma e hanno le idee chiare. Garantiscono ai romani vero cambiamento, orgoglio ed efficienza dopo i disastri degli ultimi anni. Non tifo né per l'uno né per l'altro, ma per il centrodestra e la vittoria», ha spiegato il leader della Lega. Il riscontro insomma è positivo e, anche se preferirebbe puntare su chi gode di maggiore popolarità, non farà barricate. D'altronde la richiesta della Lega era stata avanzata sotto traccia nell'ultimo incontro ma abbastanza chiara: «Deve essere Meloni ad intestarsi la candidatura», il ragionamento.

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Un modo per scaricare eventualmente su di lei una possibile sconfitta ma anche per prepararsi alla partita sulle Regionali, con FdI che punta sul capogruppo del partito alla Camera Lollobrigida. Ma il Capitano' del partito di via Bellerio mira più che altro a non far sì che la candidatura Michetti sia totalmente inquadrata come un nome di Fratelli d'Italia. Da qui il continuo tira e molla. Il giudice Matone resta ancora in partita, ma alla fine dovrebbe spuntarla proprio l'opinionista di Radio Radio' che ieri ha tenuto una lezione alla fondazione di FdI. Per farlo Fratelli d'Italia però ha messo nel mirino le resistenze di FI, con Berlusconi che ancora ieri al vertice via zoom con i dirigenti ha perorato la causa di Gasparri a Roma e Lupi a Milano.
Un'opposizione che però, proprio l'insistenza di FdI, sarebbe sul punto di far capitolare. Così nonostante Gasparri non intenda appoggiare Michetti la settimana prossima dovrebbe arrivare la fumata bianca, proprio con l'avallo del partito di Berlusconi.

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Le altre

Forza Italia avrà così l'ok alla candidatura di Occhiuto in Calabria, a Bologna invece c'è in lizza il senatore Cangini che ha dato la sua disponibilità ma ha maggiori chances l'editore Mugavero. A Napoli è fatta per il magistrato Maresca. Ancora nebbia su chi correrà a Milano. Tra i candidati si è aggiunto anche, su proposta di FI, Oscar di Montigny, genero di Doris di Mediolanum ma non è escluso che alla fine si converga su Lupi. Oltre all'ex ministro in ballo Racca, presidente di Federfarma Lombardia, i manager Ruggieri e Minoli mentre si sarebbe sfilato il professore della Bocconi Dallocchio.

Resta in ogni caso Roma la casella più importante. «Continuo a rimanere disponibile», ha detto Michetti al termine dell'incontro con Salvini, «le candidature sono cose che non dipendono da me». Al leader della Lega l'avvocato romano ha spiegato il suo programma e ha sottolineato che qualora il centrodestra dovesse convergere sul suo nome sosterrà una campagna elettorale davvero inclusiva per tutti i partiti del centrodestra. Un tentativo, evidentemente, di non apparire troppo targato' i FdI.

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Allo stesso tempo il timore in Fratelli d'Italia è che il segretario del partito di via Bellerio e anche Berlusconi possano sfilarsi in un secondo momento. Tesi in ogni caso respinta dal segretario lumbard': «Giochiamo per vincere, quindi la prossima settimana cercherò di mettere d'accordo tutti». Il nome d'altronde sembra sul punto di convincere tutti. Anche i centristi infatti sono per il «Mr Wolf dei sindaci», come è stato battezzato da Meloni. Anzi hanno avanzato per primi il nome e non a caso il presidente di Fdi ha spiegato che «la candidatura comunque non parte da Fratelli d'Italia».


Le manovre sono ancora in corso dunque ma il tempo stringe. La partita che si aprirà poi nelle prossime settimane sarà sulle liste. Perché i candidati si presentano come civici e fanno resistenza su alcuni nomi e i partiti dell'alleanza duelleranno per evitare che ci sia qualche forza politica che venga avvantaggiata ai danni delle altre.

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