Rifiuti Roma, resa Ama: «La Regione ci aiuti altrimenti sarà caos»

Rifiuti, la resa dell Ama: «La Regione ci aiuti altrimenti sarà caos»
di Francesco Pacifico
3 Minuti di Lettura
Martedì 25 Agosto 2020, 00:00
Ama lancia un Sos alla Regione Lazio per non ritrovarsi a settembre in un’ennesima emergenza rifiuti. Ipotesi sempre più concreta, con il Tmb di Rocca destinato a fermarsi per manutenzione. E, «tenuto conto dei rilevanti rischi per la salute pubblica qualora non si trovassero» soluzioni alternative, il «surplus di rifiuti non più trattabili e gestibili presso il Tmb di Rocca Cencia», di conseguenza, «si accumulerebbe per le strade di Roma». Questo ha scritto l’azienda in una lettera inviata ai suoi fornitori per chiedergli di accogliere più spazzatura dalla Capitale. E i tempi per intervenire sono molti stretti.

LEGGI ANCHE Roma, effetto Covid su Ama: assenteismo record, quadruplicati i permessi familiari

Via Calderon de La Barca guarda con molta preoccupazione al mese di settembre. E al numero di rifiuti in più che si produrranno. La città si ripopola dopo le ferie, riparte l’attività in molte imprese finora in smart working e, soprattutto, il Tmb di Rocca Cencia - messo sottosequestro da parte della Procura ma ancora in funzione - potrà accettare un terzo in meno delle 750 tonnellate di spazzatura indifferenziata rispetto a oggi. Una quantità che, se non si troverà un altro impianto dove lavorarla, rischia di restare in strada. Da qui la richiesta di auto alla Regione, che già in passato si è mossa per trovare anche fuori dai confini laziali impianti per lavorare o smaltire i rifiuti. 

In quest’ottica, ieri mattina, si è tenuta una prima riunione alla quale hanno partecipato i tecnici della Direzione Ambiente e rifiuti della Pisana e l’amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis. Il tavolo è stata aggiornata a domani, ma il quadro che le parti hanno delineato è molto preoccupante. Anche perché la Regione, dopo il sequestro della Procura di Roma per motivi ambientali, ha rivisto l’Aia (autorizzazione integrale ambientale) e imposto che non soltanto Rocca Cencia riduca di un terzo le lavorazioni del Tmb fino alla conclusione delle manutenzioni, ma che nell’impianto siano sospese le attività di trasferenza, cioè il sito dove si gestisce il passaggio dei materiali dai compattatori usati per la raccolta dei rifiuti a quelli che devono trasferire l’immondizia negli impianti per essere lavorati. Attività questa, per via Calderon de La Barca, centrale nella chiusura del ciclo dei rifiuti, visto che ha pochi mezzi da far girare e soltanto altre due strutture destinate alla trasferenza.

Soprattutto, nel vertice di ieri Ama ha segnalato una data, dopo la quale sarà difficile gestire tutte le criticità: cioè il Primo settembre, quando riparte la città e i rifiuti nei cassonetti aumenteranno in certe zone anche del doppio rispetto a oggi. Ed entro quella scadenza Ama deve trovare degli “sbocchi”, degli impianti dove mandare le 250 tonnellate che non si potrà più lavorare a Rocca Cencia. 

ALTERNATIVE
Zaghis avrebbe scritto a tutti i fornitori del Lazio per chiedergli di accettare più spazzatura nei loro impianti dall’inizio di settembre fino alla fine dell’anno, quando - è facile ipotizzare - saranno terminate le manutenzioni a Rocca Cencia saranno terminate. Perché il lavoro nel Tmb della zona Est di Roma è tanto: secondo l’Arpa e la Procura i macchinari per la lavorazione della parte organica sono talmente obsoleti che dalle vasche di separazione esce un materiale putridescente, che dovrebbe soltanto finire in discarica.

Per non parlare di tutti i ritardi sul fronte della sicurezza del lavoro. Tornando alle soluzioni, tutti guardano al Tmb di Guidonia di proprietà di Manlio Cerroni, “dissequestrato” dopo l’assoluzione dall’accusa di violazione del testo unico sul paesaggio e della legge edilizia. Un impianto che può trattare 750 tonnellate, vicino Roma, ma che finora non è mai stato attivato proprio per i guai giudiziari del supremo. Al riguardo a Guidonia hanno accelerato i collaudi per avviare l’operatività. 
Francesco Pacifico
© RIPRODUZIONE RISERVATA