Dagli ospedali alle periferie, così il Pnrr cambierà il Lazio

Ai Comuni 15 miliardi anche per treni, bus e strade

Sanità, mobilità e periferie: al Lazio 15 miliardi di fondi
di Fabio Rossi
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Sabato 5 Febbraio 2022, 00:22 - Ultimo aggiornamento: 14:26

Una nuova sanità «digitale, tecnologica, più vicina alle persone», trasporti sostenibili (dal tpl alle strade e ferrovie), rilancio delle periferie, programmi per il lavoro, la formazione e il rafforzamento della pubblica amministrazione. Il Lazio vuole voltare pagina, dopo la pandemia e le difficoltà degli ultimi due anni. E per spingere lo sviluppo di Roma e dell’intera regione, sottolinea Nicola Zingaretti, «ci sono oltre 15 miliardi di euro di investimenti tra Pnrr, nuova programmazione europea e risorse nazionali», spalmati in un arco temporale di 6-7 anni. Risorse «che dovranno avere un’anima e portare giustizia sociale - spiega il governatore - Chiudiamo la stagione del risanamento del Lazio e apriamo la stagione di rinascita: da domani parte la fase di ascolto della nostra comunità». L’obiettivo è di produrre ricchezza, benessere e combattere le disuguaglianze. A presentare il piano di investimenti, ieri, sono stati Zingaretti - con il vicepresidente della Regione, Daniele Leodori - nella sede della Camera di commercio. In particolare, le risorse disponibili per il Lazio sono così suddivise: 5,8 miliardi dal Pnrr, 4,4 miliardi dalla nuova programmazione dell’Unione europea per il periodo 2021-2027, 2,5 dai programmi già avviati e altrettanti dal fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc).

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La situazione

La Regione stima, per il triennio 2022-2024, un impatto delle politiche pubbliche sul Pil regionale pari al 2,6 per cento in media all’anno. «Nel Lazio abbiamo speso tutte e bene le risorse della vecchia programmazione europea - sostiene il governatore - Ora siamo pronti ad affrontare le sfide del Pnrr e della nuova programmazione».

Il Lazio, rivendica Zingaretti, è «la regione seconda per Pil» in Italia «e prima per crescita di occupati e donne occupate, per aumento di numero di imprese attive e aumento dell’esportazione». Tra i progetti finanziati, «abbiamo già consegnato la prima tranche di lavoro sulla sanità: circa 660 milioni di euro di programmazione per nuovi ospedali di comunità ovvero iniziative e offerte sanitarie più vicine alle persone - riepiloga l’ex segretario dem - Sulla casa e per le periferie 270 milioni per rimettere a nuovo migliaia di appartamenti». Il Pnrr e gli investimenti strutturali 2021-27 «costituiscono una occasione unica che non dobbiamo sprecare - dice Leodori - Dobbiamo immaginare una Regione che sia innovativa e che guardi al rilancio delle attività produttive e a un settore in enorme difficoltà come il turismo». La priorità è «risolvere una volta per tutte quei ritardi che negli ultimi 20 anni ci hanno tenuto al chiodo sulla capacità di produrre ricchezza e benessere - argomenta Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di commercio della Capitale - Quindi, risolvere il tema della burocrazia, delle infrastrutture e della formazione e delle occasioni per creare lavoro è un elemento determinate, che può dare grande forza ai nostri territori». Secondo Tagliavanti «è importante, alla fine di questo periodo, avere un sistema economico più forte, perché una parte di queste risorse del Pnrr le dovremmo restituire e solo una economia forte può farlo senza grandi sacrifici».

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I settori

Per i trasporti, i fondi del Pnrr che saranno gestiti direttamente dalla Regione sono indirizzati verso il rinnovo dei treni regionali (41 milioni di euro) e delle flotte di bus (47 milioni), l’acquisto di nuovi treni per Roma-Lido e Roma-Viterbo (153) e nuove ciclovie (7,7). Nel capitolo della sanità gli obiettivi sono 170 case della comunità, 44 ospedali della comunità 64 centrali operative territoriali, 40 interventi per rendere gli ospedali più sicuri e sostenibili, 298 nuovi macchinari nelle strutture sanitarie. Nel piano ci sono poi 240 milioni di euro per l’edilizia popolare: saranno oltre 2.800 gli alloggi rinnovati, incrementando sostenibilità e sicurezza. Quindi si punterà su lavoro e formazione, con 83,8 milioni dedicati al reinserimento, aggiornamento e riqualificazione dei lavoratori e lo sviluppo della rete dei servizi territoriali. Infine, ci sono 76,5 milioni per la riduzione del rischio idrogeologico, 24 per il rafforzamento della pubblica amministrazione e 20 per le attività dei borghi.  

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