Una nuova sanità «digitale, tecnologica, più vicina alle persone», trasporti sostenibili (dal tpl alle strade e ferrovie), rilancio delle periferie, programmi per il lavoro, la formazione e il rafforzamento della pubblica amministrazione. Il Lazio vuole voltare pagina, dopo la pandemia e le difficoltà degli ultimi due anni. E per spingere lo sviluppo di Roma e dell’intera regione, sottolinea Nicola Zingaretti, «ci sono oltre 15 miliardi di euro di investimenti tra Pnrr, nuova programmazione europea e risorse nazionali», spalmati in un arco temporale di 6-7 anni. Risorse «che dovranno avere un’anima e portare giustizia sociale - spiega il governatore - Chiudiamo la stagione del risanamento del Lazio e apriamo la stagione di rinascita: da domani parte la fase di ascolto della nostra comunità». L’obiettivo è di produrre ricchezza, benessere e combattere le disuguaglianze. A presentare il piano di investimenti, ieri, sono stati Zingaretti - con il vicepresidente della Regione, Daniele Leodori - nella sede della Camera di commercio. In particolare, le risorse disponibili per il Lazio sono così suddivise: 5,8 miliardi dal Pnrr, 4,4 miliardi dalla nuova programmazione dell’Unione europea per il periodo 2021-2027, 2,5 dai programmi già avviati e altrettanti dal fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc).
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La situazione
La Regione stima, per il triennio 2022-2024, un impatto delle politiche pubbliche sul Pil regionale pari al 2,6 per cento in media all’anno. «Nel Lazio abbiamo speso tutte e bene le risorse della vecchia programmazione europea - sostiene il governatore - Ora siamo pronti ad affrontare le sfide del Pnrr e della nuova programmazione».
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I settori
Per i trasporti, i fondi del Pnrr che saranno gestiti direttamente dalla Regione sono indirizzati verso il rinnovo dei treni regionali (41 milioni di euro) e delle flotte di bus (47 milioni), l’acquisto di nuovi treni per Roma-Lido e Roma-Viterbo (153) e nuove ciclovie (7,7). Nel capitolo della sanità gli obiettivi sono 170 case della comunità, 44 ospedali della comunità 64 centrali operative territoriali, 40 interventi per rendere gli ospedali più sicuri e sostenibili, 298 nuovi macchinari nelle strutture sanitarie. Nel piano ci sono poi 240 milioni di euro per l’edilizia popolare: saranno oltre 2.800 gli alloggi rinnovati, incrementando sostenibilità e sicurezza. Quindi si punterà su lavoro e formazione, con 83,8 milioni dedicati al reinserimento, aggiornamento e riqualificazione dei lavoratori e lo sviluppo della rete dei servizi territoriali. Infine, ci sono 76,5 milioni per la riduzione del rischio idrogeologico, 24 per il rafforzamento della pubblica amministrazione e 20 per le attività dei borghi.