Il voto utile scalda la campagna elettorale per le Regionali, a venti giorni dall'appuntamento con le urne. A rilanciare la sfida, stavolta, è Francesco Rocca: «D'Amato fa appello al voto utile? Quindi invita a votare il centrodestra - sottolinea l'ex presidente della Croce rossa - Ogni tanto fa queste sparate. Lui è in consiglio regionale dal 1995 ed è stato quasi una costante, il centrodestra ha governato solo sette anni e non mi sembra che negli ultimi dieci anni la regione abbia cambiato volto». Il primo a partire sul tema del possibile voto disgiunto tra lista e candidato governatore era stato proprio Alessio D'Amato: l'assessore regionale alla sanità punta decisamente a convincere molte persone a votarlo, in particolare nell'elettorato M5s, «per evitare che le destre vincano».
Un modo per recuperare nei sondaggi (che al momento vedono avanti Rocca) e compattare un elettorato che - se si fosse riproposto il campo largo che ha governato la Regione negli ultimi anni - potenzialmente supererebbe lo schieramento opposto.
I TEMI
A caricare di ulteriore significato le Regionali arriva Fabio Rampelli: «Ci sono argomenti collegati al percorso del governo nazionale, sono elezioni che rappresenteranno un test - sottolinea il vicepresidente della Camera a un'iniziativa elettorale per le candidature in Regione di Fabrizio Ghera e Marika Rotondi - Siamo impegnati per far capire che questo Governo ha un grande consenso popolare». Il candidato governatore, dal canto suo, attacca il sindaco Roberto Gualtieri: «è desaparecido: potrebbe essere qui in sala con noi e nessuno se ne accorgerebbe - ironizza Rocca - Forse è una strategia, come i Pokemon: ce ne era uno che si nascondeva». Poi cita Paulo Coelho, riferendosi all'amministrazione regionale uscente: «Quando si ama ci si sforza di essere migliori e tutto intorno a noi diventa migliore». Ecco, «questa regione non è stata amata - sottolinea l'ex leader della Croce rossa - Dobbiamo ridare dignità ai cittadini e ai nostri territori e valorizzare turismo e cultura».
L'AFFONDO
D'Amato torna invece a battere sul tasto a lui più congeniale: quello del sistema sanitario regionale: «Con Rocca si prepara lo smantellamento della sanità pubblica del Lazio - attacca il candidato di centrosinistra e Terzo polo - Dietro le parole sinergie tra pubblico e privato si nasconde la privatizzazione del sistema sanitario. Privatizzazione che già la destra ha realizzato in Lombardia dove governa: e i drammatici risultati sul Covid li ricordiamo tutti». L'assessore alla sanità ricorda che il suo avversario «fino a poche settimane fa rappresentava la sanità privata e, da dg del Sant'Andrea, ha lasciato un disavanzo di 78 milioni» e rivendica il merito di aver «portato la sanità fuori dal commissariamento» e «difeso i cittadini nella pandemia». Nel suo tour elettorale, invece, Bianchi sottolinea come la forza dei penatastellati sia «il confronto con i cittadini sul territorio, il dialogo con i comitati e le realtà ambientaliste, l'ascolto e la comprensione delle istanze del mondo produttivo», dice la candidata M5s.