Meloni lancia lo sprint su Rocca: «La persona giusta» D'Amato attacca sulla sanità `

Meloni lancia lo sprint su Rocca: «La persona giusta» D'Amato attacca sulla sanità `
di Fernando M. Magliaro eFabio Rossi
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Sabato 14 Gennaio 2023, 07:37

Con la presentazione ufficiale delle liste elettorali, che si chiuderà ufficialmente a mezzogiorno, parte concretamente lo sprint verso le Regionali del 12 e 13 febbraio. Quattro settimane per decidere chi, tra i candidati alla presidenza del Lazio, raccoglierà il testimone da Nicola Zingaretti, dopo dieci anni di guida dell'ex segretario Pd. Una partita che si gioca, almeno per quanto riguarda la campagna elettorale, sui grandi capitoli legati al governo regionale: dalla sanità ai rifiuti, dai trasporti allo sviluppo economico del territorio.


L'ENDORSEMENT
Il candidato del centrodestra, ieri, ha incontrato Giorgia Meloni. «Francesco Rocca è la persona giusta per restituire centralità politica e autorevolezza amministrativa alla Regione Lazio - sottolinea il presidente del Consiglio - La sua competenza, la sua concretezza e il suo prestigio sono garanzie indiscutibili per dare ad una delle Regioni più importanti d'Italia il buongoverno del centrodestra».

Un endorsement di primo livello, per l'ex presidente della Croce rossa, in vista dell'appuntamento con le urne. Tra i temi principali del confronto elettorale, naturalmente, c'è la sanità. Avere fondi sufficienti è importante, «ma occorre spenderli bene - spiega Rocca - Oggi abbiamo sette aziende ospedaliere nel Lazio, che generano un deficit di oltre 600 milioni. Risorse male amministrate che potevano essere investite nei servizi soprattutto nelle province». Sulla mobilità «finora si è fatto pochissimo - dice il candidato del centrodestra - L'amministrazione uscente ha avuto 10 anni per tracciare una rotta, e questo non è avvenuto. La Pontina non è partita, eppure i soldi ci sono». Inoltre, «bisogna dare una risposta ai pendolari che, purtroppo o per fortuna, nel Lazio sono tantissimi».


IL DIBATTITO
Inevitabile, comunque, che il confronto si polarizzi soprattutto sul capitolo della sanità, di cui il candidato di centrosinistra e Terzo polo, Alessio D'Amato, è assessore regionale uscente, con il curriculum arricchito dall'esperienza vissuta negli anni più duri della pandemia da Covid. Nel Lazio «abbiamo progettato e finanziato l'apertura di 6 nuovi ospedali - sottolinea D'Amato - Si tratta del nuovo ospedale Tiburtino, e di quelli di Rieti, di Amatrice, si Acquapendente, di Latina e del Golfo». Quindi, una stoccata al principale rivale, a cui ricorda che «quando la destra ha governato il Lazio, e Rocca era direttore generale del Sant'Andrea nominato da Storace, il totale dei disavanzi regionali era di 1,6 miliardi l'anno, il più alto a livello nazionale». Oggi il candidato dem apre i suoi cento banchetti in tutta la regione, per sottolineare la sua presenza sul territorio e invertire una tendenza negativa che il suo partito subisce dalle Politiche dello scorso settembre. «Dobbiamo fare in modo di vincere le regionali - sottolinea l'assessore alla sanità - perché la vittoria nel Lazio potrebbe segnare un cambio nella percezione del Pd e anche una ripresa di fiducia in un popolo uscito sconfitto dalle elezioni».


IL SOSTEGNO
Donatella Bianchi, candidata del M5s, punta su uno dei principali cavalli di battaglia grillini, chiamando in causa anche il candidato di centrosinistra. «Sul reddito di cittadinanza, dico che bisogna sostenere chi non ha un lavoro - sostiene l'ex presidente del Wwf Italia - Anche D'Amato si è dichiarato a favore. Alla Regione, quando governeremo, metteremo in atto forme di sostegno per chi non ha la possibilità di vivere dignitosamente». Secondo Bianchi, «lo ha capito anche D'Amato e lo ha capito il Pd: mi piacerebbe sapere cosa ne pensa Calenda, ma forse lo dirà nelle prossime ore».

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