Elezioni a Roma, pulizia, sicurezza e periferie: le idee per i primi 100 giorni

Elezioni a Roma, pulizia, sicurezza e periferie: le idee per i primi 100 giorni
di Francesco Pacifico
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Martedì 7 Settembre 2021, 09:22 - Ultimo aggiornamento: 09:23

Tutti invocano la ramazza. Nel senso che ripuliranno Roma da spazzatura ed erbacce, per «ridare decoro alla Città eterna». E se Roberto Gualtieri guarda alla governance, alla macchina amministrativa da far ripartire partendo dai Municipi, Carlo Calenda vuole riconoscere un ruolo istituzionale all'associazionismo per l'utilizzo dei cosiddetti beni comuni e fare manutenzione alle metro.

Dal canto suo Enrico Michetti punta anche sulla sicurezza, sull'istituzione di un tavolo permanente in Prefettura che dia più spazio alle esigenze dei territori. Mentre Virginia Raggi dovrebbe dare l'ennesima accelerata sul rilancio delle periferie.

Manca meno di un mese al primo turno e le squadre, le giunta, non sono state abbozzate, ma gli sfidanti alla poltrona di sindaco di Roma hanno le idee chiare su che cosa fare in caso di elezione nei primi cento giorni del mandato. Chiaramente guarda alla continuità con il suo precedente mandato Virginia Raggi.

La sindaca presenterà a breve il suo programma, ma dal Campidoglio spiegano che tra le priorità della futura consiliatura ci sono le periferie, con altri progetti di riqualificazione urbana. Poi andranno avanti i piani per la costruzione delle nuove quattro tramvie, di fatto pronta la progettazione, e partirà la manutenzione degli armamenti delle metro. Sul fronte del Centrosinistra Roberto Gualtieri fa sapere: «I nostri primi provvedimenti riguarderanno la governance del Comune. In particolare daremo maggiori poteri ai Municipi. Con quelle modifiche potremo affrontare meglio i problemi più urgenti. Ci sono già pronte 23 delibere sui trasporti e i provvedimenti per ripulire la città e restituire alle romane e ai romani il decoro nel quale vivere».

Nel suo programma ha dedicato un capitolo ai primi 100 giorni da sindaco: in primis semplificare e riorganizzare la macchina burocratica, partendo dalle competenze dei dipartimenti e dei Municipi (ampliando i poteri su scuola, commercio e verde pubblico). Poi manutenzioni dei mezzi di trasporto e pulizia della città. Nella lista degli interventi anche il trasferimento di poteri dalla Regione al Comune. Ieri mattina Carlo Calenda, presentando la lista di Azione per il Campidoglio («L'unica vera civica con gente lontana dai partiti») ha annunciato che «la prima delibera sarà sui beni comuni».

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Cioè riconoscendo anche un ruolo all'associazionismo nella gestione di spazi verdi o strutture per aiutare i più deboli. Nel suo programma l'ex ministro per lo Sviluppo parla di un piano straordinario di pulizia della città da 40 milioni di euro, tra «spazzamento delle aree pubbliche, rimozione di erbe infestanti, cancellazione delle scritte vandaliche e raccolta foglie». Ed è pronto a lanciare lo «spazzino di quartiere». Sul fronte dei trasporti ci sono la revisione generale delle metro e l'acquisto di 18 nuovi treni. Sul fronte della sicurezza ecco «la messa in rete di 6mila telecamere pubbliche e private già in rete» e la riforma della polizia locale e la costruzione di una sua cittadella».

Ampio anche il programma dei primi tre mesi per il candidato del Centrodestra, Enrico Michetti. L'avvocato-tribuno, sui rifiuti, oltre a un'operazione di pulizia, ha parlato anche all'installazione di isole ecologiche e impianti di trasferenza, necessari per evitare di ammassare la spazzatura in strada. Da ripulire dal degrado anche le stazioni. Vuole poi allargare i tavoli sulla sicurezza in Prefettura ai Municipi e dare un'accelerata sugli stadi di Roma e Lazio.

POLEMICHE

Intanto si registrano scintille tra i candidati sindaci. Clamore per la decisione di inserire nella lista civica di Michetti Francesca Benvenuto, che in passato si è fatta notare per posizioni no vax e antisemite. Calenda ha chiesto il suo ritiro e l'avvocato-tribuno ha fatto sapere di «dissociarsi dalle opinioni espresse in passato da Francesca Benevento. Non ne ero a conoscenza». Ma finisce nel mirino anche per Maico Cecconi, ora candidato presidente al III per Azione, e in passato vicino a FdI e Lega. Nuove scaramucce tra Gualtieri e Raggi sulle periferie. «Virginia a San Basilio ti conoscono perché li hai abbandonati». La replica della sindaca: «Nelle periferie non sanno neanche chi sei. Il Pd le ha dimenticate per decenni e ora hai il coraggio anche di parlare».

 

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