Campidoglio, ocuppata Aula Giulio Cesare e contestazioni a Raggi

Manifestazione in Comune
di Stefania Piras
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Mercoledì 24 Aprile 2019, 15:24 - Ultimo aggiornamento: 16:03
«Eccolo è arrivato il fenomeno che ci prometteva l'internalizzazione, fenomeno ma non ti vergogni?». L'ex capogruppo M5S Paolo Ferrara passa tra i 150 lavoratori della Multiservizi, riuniti in presidio sotto al Campidoglio, a testa bassa e a passo svelto. Gli urlano di tutto: buffone, vergogna, traditore. Vicino a lui c'è Nello Angelucci. Dopo qualche minuto sfilano altri consiglieri a cui va molto meglio: non vengono  riconosciuti e possono allontanarsi da Palazzo Senatorio. I tremila e trecento operai della Multiservizi si ricordano soprattutto di Marcello De Vito e Virginia Raggi che in campagna elettorale avevano promesso di assumere i lavoratori. 

E ora? Ora quegli stessi lavoratori che nel 2016 votarono M5S stanno occupando l' Aula Giulio Cesare a oltranza. Pretendono un incontro con la sindaca. «Non erano questi i patti», gridano furiosi. Le lettere di licenziamento stanno per partire. 

«II M5S ha gettato la maschera. Dopo aver preso i voti di questi lavoratori ora Giampaoletti e Lemmi propongono l'affidamento diretto», dice durante la protesta il capogruppo dem Giulio Pelonzi.

Svetlana Celli della lista civica Roma torna Roma dice: «C'era un disegno prestabilito: si voleva lasciare Multiservizi senza appalti. Ora la sindaca venga in aula a dirci cosa succederà negli asili, nelle mense, per il trasporto scolastico, per i servizi base di Roma capitale. Se non venisse noi saremo pronti a fare u turni con i lavoratori che stanno occupando l'aula». 

Anche FdI con Andrea De Priamo attacca: «Su Roma Multiservizi la maggioranza grillina come avevamo segnalato per tempo sta andando a sbattere insistendo in una soluzione pasticciata quella della gara a doppio oggetto che non ha prodotto risultati e rischia di fare danno sia all’amministrazione che ai lavoratori».
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