Bonus dipendenti comunali tagliati, ok del Campidoglio. Vigili verso lo sciopero

L’ok della giunta al provvedimento che riguarda 23mila lavoratori. Il Comune potrebbe utilizzare i risparmi per assumere nuovi agenti

Bonus dipendenti comunali tagliati, ok del Campidoglio. Vigili verso lo sciopero
di Francesco Pacifico e Fabio Rossi
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Giovedì 19 Gennaio 2023, 00:37

Meno fondi per il salario accessorio dei dipendenti del Comune di Roma: ossia quei soldi che costituiscono la parte variabile dello stipendio, legata a una serie di condizioni più o meno difficili da soddisfare. Il fondo per integrare la busta paga dei lavoratori capitolini è composto da una parte stabile, che comprende le indennità e da una porzione legata alle performance o a spese che possono essere utilizzate per il personale, dal welfare aziendale alle assunzioni.

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Bonus dipendenti comunali tagliati

A stabilire le nuove dotazioni è una delibera di giunta, approvata di recente, che prende atto di oltre 61 milioni di euro risparmiati, dalle risorse stabili, sulla somma disponibile per il triennio 2017-2019, che l’amministrazione ha deciso di destinare solo in parte a incrementare il fondo per i prossimi anni, come vorrebbero invece sindacati e rappresentanti dei dipendenti comunali.


LE CIFRE
I risparmi, come detto, vengono destinati dall’amministrazione solo in parte per rimpolpare il fondo: a questo scopo saranno utilizzati 27,8 milioni di euro, sui 61 milioni complessivamente risparmiati. I soldi non spesi, rispetto alle cifre inserite nei bilanci di previsione di quegli anni, derivano in gran parte dalla diminuzione del personale in servizio (alla fine dell’amministrazione di Virginia Raggi il calo era stato evidente) a causa di un’ondata di pensionamenti (l’età media dell’organico del Campidoglio era molto alta) e del blocco del turnover per gli enti locali, a cui si è aggiunto un calo dei posti da dirigenti. Meno dipendenti significa meno bonus da pagare: da qui la riduzione della spesa complessiva per il salario accessorio. Il fondo per le risorse del personale valeva circa 200 milioni: quest’anno è sceso 160 milioni (di cui 132 per le indennità).


L’INTERROGAZIONE
«A tal proposito viene da chiedersi come mai la giunta con abbia impiegato l’intero risparmio o quantomeno una quota più cospicua dei risparmi derivanti dalla gestione delle precedenti annualità - sottolinea Antonio De Santis, capogruppo capitolino della Lista civica Raggi ed ex assessore al personale - e soprattutto cosa intenda fare dei circa 34 milioni di euro non contemplati». De Santis ha annunciato un’interrogazione urgente sulla vicenda in consiglio comunale. I fondi potrebbero essere utilizzati, per esempio, per puntellare l’organico della polizia locale: ci vogliono 7-8 milioni di euro per organizzare un concorso con il Formez, secondo le ultime stime. A cui si aggiunge un costo annuo lordo , a regime, di 40 mila euro per ogni agente appena assunto.


LA PROTESTA
Tra i dipendenti del Campidoglio monta la protesta. «Siamo pronti allo sciopero - tuona Sergio Fabrizi del Coordinamento Ugl-Polizia locale - Sono soldi vincolati che sono rimasti invece inutilizzati negli ultimi tre anni, di cui chiediamo di essere informati sull’utilizzo nell’immediato». E Marco Milani, segretario romano aggiunto del Sulpl ricorda come «a tali risparmi abbiano contribuito le mancate assunzioni, le centinaia di pensionamenti annui e la storica carenza organica di un corpo di polizia cittadina ormai sceso sotto la soglia dei minimi storici». Il salario accessorio è peraltro da anni al centro di polemiche e discussioni tra Campidoglio e dipendenti, con riforme molto contestate che sono state approvate durante l’amministrazione di Ignazio Marino e con l’ultima giunta pentastellata. Nel 2015 erano stati i tecnici del ministero dell’Economia ad avanzare una serie di rilievi sul modo con il quale venivano assegnati i bonus nella Capitale.

 

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