È bastato un atto al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, per riorganizzare di fatto l’intera sanità del Lazio, con tutte le sue Asl e aziende ospedaliere. Con una determinazione della direzione Salute e integrazione sociosanitaria ha stabilito che tutte le assunzioni del personale devono passare dalla Regione stessa. Si tratta di un passo in linea rispetto a quanto già aveva detto in campagna elettorale con una politica di riorganizzazione e accentramento e che toccherà anche diversi servizi della sanità regionale come l’inserimento delle prenotazioni delle visite in regime convenzionato all’interno del sistema Recup e che dovrebbe essere implementato entro fine anno. Finiscono nel centro unico di prenotazione, come Rocca ha ricordato qualche giorno fa, solo un decimo del numero delle prenotazioni del settore accreditato rispetto a quelle stabilite nel contratto di servizio. Quindi, l’atto di riorganizzazione sul mondo delle assunzioni è un pezzo della sua rivoluzione per incidere sull’andamento della gestione delle cure sia nelle cinque aziende ospedaliere che operano su Roma sia delle dieci aziende sanitarie locali che toccano, oltre che la Capitale, anche il resto delle province del Lazio.
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COSA ACCADE
Nel documento si dispone che l’indizione delle procedure di mobilità, delle selezioni e dei concorsi (di qualsiasi forma siano, sia per i posti a tempo determinato sia per quelli con i contratti dell’indeterminato, tra cui anche i primari), ma anche la definizione degli idonei ai concorsi e dell’assunzione dei vincitori.
Intanto proprio ieri nella sede della giunta regionale è stata trovata un’altra microspia al secondo piano, in un ufficio in disuso. Ora si starebbe cercando di ricostruire a quale uso l’ufficio in questione sia stato adibito negli ultimi 10 anni. La regione ha sporto una denuncia ai carabinieri, così come già ha fatto il 7 e il 13 aprile quando i dipendenti di una ditta che stavano lavorando all’impianto elettrico si sono resi conto della presenza di nove dispositivi di sorveglianza. Si trovavano al nono piano, nella sala riunioni del dipartimento Sanità e nell’ufficio della presidenza.