In tilt il sistema elettrico e le Frecce del Mare si bloccano nell'ora di punta. Ieri mattina l'ennesimo stop al servizio ferroviario che collega il litorale e la Capitale tra le 6,40 e le 7,40. E i pendolari che erano già a bordo? Costretti a scendere nelle stazioni al buio e a lunghe attese per i bus navetta. Continua perciò l'inferno sulla linea regionale, passata in gestione a Cotral e ad Astral lo scorso luglio. Un caos che, dopo gli ultimi accordi sindacali, travolge anche il personale sul piede di guerra. Un primo effetto, sui cui l'azienda sta tutt'ora indagando, è stata l'anomala impennata di certificati medici. Tra il 27 e il 28 novembre in 15, tra macchinisti e capo treni, hanno inoltrato l'assenza giustificata. Da qui sono partiti i controlli che si stanno allargando. Fino ad arrivare a un altro caso che riguarda proprio una capo treno. La stessa che nella giornata del 7 dicembre aveva richiesto il permesso come delegata sindacale. Ma invece che partecipare alle attività previste, avrebbe arbitrato una partita di campionato femminile di pallavolo. La vicenda è in corso di accertamento ma la tensione nelle fila del personale è altissima.
L'INCHIESTA
Gli uffici del personale hanno avviato una fitta rete di controlli e dallo scorso 28 novembre stanno incrociando comunicazioni ufficiali, moduli e richieste. Dietro l'impennata di certificati medici, ci sarebbe dunque lo scontento di una frangia sindacalista per l'accordo appena siglato con nuovi turni e orari di lavoro.
Roma-Lido nel caos, impennata di malattie tra macchinisti e capi treno
Nello specifico, a dare il via alla catena di scioperi bianchi e falle sindacali, l'allungamento del tempo quotidiano di lavoro effettivo alla guida dei treni che è aumentato, in media, di cinquanta minuti. Che per i macchinisti della Roma-Lido si traduce in un aumento da tre ore e 39 minuti a quattro ore e 27 minuti. Questo il nodo della questione. E con le assenze - seppur giustificate - è sempre più difficile coprire i buchi di tabelle e servizi da garantire.
I GUASTI
Una situazione complessa a cui si somma anche la condizione della flotta che conta cinque treni in servizio.
L'intervento ha consentito il restauro completo del treno, dalle parti elettromeccaniche all'ambiente passeggeri, che dunque si appresta a ricominciare la propria vita sulla linea del mare. Il taglio del nastro per il treno blu cobalto è dello scorso 25 novembre. Eppure il treno la mattina del 15 dicembre è tornato in officina a causa di un problema tecnico alle porte automatiche. Dopo la riparazione, e un giorno di stop, è rientrato regolarmente a disposizione della linea.
La Regione Lazio ha annunciato già nel 2021 una serie di interventi per migliorare i 28 chilometri di linea sul ferro tra Ostia e il centro della città: la più frequentata dai pendolari e più malridotta d'Italia. Con l'obiettivo di raggiungere la frequenza di una corsa ogni sei minuti. Lo scorso agosto sono partiti i lavori per ristrutturare completamente l'infrastruttura (binari, linea elettrica, sottostazioni). Previsti anche interventi per la messa in sicurezza e per garantirne la piena efficienza. Per un pacchetto di interventi da 74 milioni di euro dalla Regione Lazio che termineranno nell'autunno del 2023.