Gli occhi e le mani dei Casalesi sul litorale romano. Affiliati e boss della camorra avrebbero puntato alla conquista della piazza di spaccio di Ostia, tra le più vaste e importanti della Capitale. È quanto trapela da fonti investigative a seguito di un attento monitoraggio su flussi di droga e spostamenti di persone «a rischio». Tra questi, ci sono alcuni episodi su cui si stanno concentrando gli inquirenti: quello di un noto pregiudicato che ha deciso di usufruire di alcuni permessi premio per soggiornare, in più occasioni, in diversi alberghi tra l'Infernetto e l'entroterra del X Municipio; e le costanti richieste di autorizzazioni a spostarsi tra il casertano e il litorale avanzate al tribunale da una persona sottoposta al regime di «sorveglianza speciale».
I LEGAMI
Entrambi i soggetti - particolarmente osservati dalle forze dell'ordine - sono considerati «vicini» ai clan dei Casalesi.
LO SCENARIO
«Segnali inquietanti» per gli investigatori, alla luce anche delle vicende giudiziarie che vedono gran parte del clan Spada rinchiuso dietro le sbarre: solo pochi giorni fa la conferma in appello dell'ergastolo per Ottavio Spada detto Marco, tra i più conosciuti della famiglia sinti. Con gli Spada ormai fuori gioco (e stesso dicasi per i Fasciani), chi vuole conquistare il trono di Ostia? In piena estate, è stata proprio l'«intelligence» della polizia ad analizzare i dati, poi trasmessi a Questura e Prefettura, frutto dei continui controlli anti-movida e che avrebbero fatto emergere una «forte presenza» di persone provenienti dai quartieri di San Basilio e Primavalle. Un elemento da non sottovalutare sotto il profilo investigativo, considerando che il mondo della notte e quello delle discoteche, da sempre è terreno fertile per il consumo e lo spaccio di droga.
Ed è proprio da questa indagine che gli inquirenti potrebbero scoprire possibili «flussi» degni di attenzione. In questo contesto non manca altre «infiltrazioni». Le indagini abbraccerebbero, poi, anche alcune società «sospette». Una in modo particolare riguarderebbe un ristorante a Ostia che sarebbe finito nelle mani dei Casamonica. Il tutto mentre, al momento, sembrano tacere le pistole. Gli unici botti che si sentono dalle parti di Ostia Nuova sono quelli dei fuochi d'artificio che, con cadenza regolare, illuminano il cielo di piazza Gasparri. E c'è chi giura di averli sentiti anche dopo la sentenza di condanna di Ottavio Spada di pochi giorni fa. «Calma apparente». È l'espressione che le forze dell'ordine usano di più per fare la fotografia della criminalità su Ostia, dove l'attenzione resta alta. La stagione estiva più difficile che mai, dopo l'annuncio del presidente del X Municipio di voler tenere aperte le discoteche fino alle 3 di notte, si è conclusa senza nessuna conseguenze grazie proprio all'intenso lavoro delle forze dell'ordine. «Non faremo di Ostia un far west», avevano rassicurato prefetto e questore e così è stato. Ma ora sono questi «alert» a preoccupare.