Evade i domiciliari per festeggiare il Natale con la famiglia. Un pranzo che è costato caro - e non solo per il conto - a Paolo Papagni, fratello dell'ex presidente della Federbalneari di Ostia arrestato agli inizi dello scorso anno per la tentata estorsione compiuta con il boss Roberto De Angelis detto "Nasca" ai danni di una nota imprenditrice romana. Papagni, finito in carcere subito dopo la promessa di "protezione" alle imprese della donna in cambio di mezzo milione di euro, aveva ottenuto gli arresti domiciliari per «motivi di salute». Come luogo di detenzione aveva indicato una casa in Umbria che aveva nelle sue disponibilità, magari per stare più lontano da occhi indiscreti, dove di sicuro il suo volto sarebbe passato inosservato rispetto a Ostia. Ma non allo sguardo dei carabinieri della compagnia di Terni che lo hanno sorpreso in un noto ristorante del centro di Penna in Teverina, paesino di poche anime alle porte di Amelia, alle prese dei festeggiamenti con la famiglia durante il pranzo di Natale.
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I FATTI
I militari hanno subito inoltrato la segnalazione alla Procura di Roma che ne ha disposto la nuova carcerazione.
LA RICHIESTA
Papagni dopo alcuni mesi di detenzione ha avanzato la richiesta, attraverso i suoi legali, della misura cautelare degli arresti domiciliari. Provvedimento accordato a causa per «motivi di salute». È durato poco, però. Già a novembre scorso, i carabinieri non lo avrebbero trovato nella casa umbra ed è scattata una prima segnalazione. Il pranzo di famiglia organizzato per il giorno di Natale, poi, ha fatto scattare direttamente le manette. E ora la posizione del 70enne di Ostia continua ad aggravarsi.