Ostia, a fuoco un altro ristorante: torna l'incubo racket. I gestori: «Mai ricevute minacce»

Fiamme di origine dolosa alle serrande di "Antichi sapori" in via Aristide Carabelli

Ostia, a fuoco un altro ristorante: torna l'incubo racket. I gestori: «Mai ricevute minacce»
di Mirko Polisano
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Domenica 26 Febbraio 2023, 07:59 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 08:55

Nuova notte di fiamme e ancora un ristorante a fuoco nel cuore di Ostia. Un incendio è scoppiato l'altra sera alla trattoria "Antichi Sapori" di via Aristide Carabelli e per gli investigatori ci sono pochi dubbi sull'origine dolosa. Prima il boato, poi il messaggio del fuoco che sul litorale romano assume sempre lo stesso significato: avvertimento, minaccia, intimidazione. Su questo stanno lavorando le forze dell'ordine che non escludono nessuna ipotesi, anche se quella del racket resta la più accreditata. Gli investigatori stanno scannerizzando la posizione dei gestori dell'attività, passando ai raggi X tutto ciò che ruota intorno al ristorante: clienti abituali compresi. I gestori ribadiscono la loro estraneità da ogni giro poco raccomandabile e affidano ai social la loro posizione: «Non ci sono motivazioni, né giustificazioni. Mai ricevute minacce. Siamo gente onesta che si sveglia ogni mattina per alzare la serranda e lavorare. In questo ristorante ci mangiano 10 famiglie e non è giusto. Siamo grandi lavoratori e torneremo più forti di prima. Chiediamo scusa a tutti i clienti».

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GLI ACCERTAMENTI

Il locale è molto conosciuto a Ostia è stato pesantemente danneggiato: pareti annerite e distrutti gran parte degli arredi con tavoli e sedia andati completamente in fumo. Le fiamme, secondo i primi accertamenti, si sarebbero propagate dall'esterno e in modo particolare dalla serranda della trattoria, bruciando in pochi minuti una parte della sala e l'intera cucina. Restano da chiarire anche le intenzioni: qualcuno voleva solo "spaventare" oppure si è trattato di un tentativo fallito di mandare in cenere il ristorante? La teoria del gesto "isolato" opera della mano di un balordo occasionale non convince gli inquirenti che hanno stanno conducendo le indagini a 360 gradi.

I carabinieri del gruppo Ostia, che lavorano sul caso, stanno svolgendo approfondimenti sia sotto il profilo amministrativo che su quello a largo spettro della criminalità organizzata. I militari stanno scandagliando gli incartamenti relativi a possibili polizze stipulate dai titolari dell'azienda, ma si stanno soprattutto concentrando sull'ipotesi - più preoccupante - dell'ombra della mala. Unica circostanza certa: il punto di innesco. I vigili del fuoco che hanno fatto i rilievi hanno subito chiarito che l'incendio è divampato dai cassonetti esterni al ristorante, ma comunque sempre di pertinenza del locale. Il materiale in plastica dei contenitori ha fatto da "accelerante" e le fiamme hanno fatto il resto, avvolgendo prima la serranda e poi alzandosi sempre di più, distruggendo mobili e rendendo di fatto inagibile l'attività. «C'era fuoco e fumo ovunque - hanno dichiarato i residenti dei palazzi intorno alla trattoria - siamo stati svegliati di soprassalto da un gran rumore, sembrava come se fosse esplosa una bomba». Il tutto è accaduto poco prima delle due, nel cuore della notte di un giorno infrasettimanale. Sono stati proprio i vicini a dare l'allarme. I carabinieri hanno ascoltato i titolari dell'attività immediatamente, proprio nei minuti in cui i vigili del fuoco cercavano di domare le fiamme.

 

L'ESCALATION

Ristoranti che bruciano - quello di "Antichi Sapori" è il terzo in pochi mesi sul litorale, sparatorie, un omicidio e una gambizzazione poche settimana fa. Cosa accade a Ostia? Episodi singoli e scollegati o ci sono nuovi scenari sulla scacchiera criminale del mare di Roma? Riaffiora anche una vecchia storia di tanti anni fa. Su quella stessa strada, accanto proprio alla trattoria in fiamma l'altra notte, ignoti diedero fuoco a un'autoscuola. Un attentato incendiario con il negozio cosparso di benzina. E la memoria ora affonda in un passato non così lontano.

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