Ostia, blitz nel fortino del crack: schiaffo al clan Fasciani. Fra i 5 arrestati anche John Colabella: fu coinvolto nell'inchiesta "Nuova Alba"

Maxi operazione antidroga: in piazza Gasparri il laboratorio-bunker

Ostia, blitz nel fortino del crack: schiaffo al clan Fasciani
di Mirko Polisano
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Sabato 18 Marzo 2023, 23:58 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 14:41

Una vasta operazione anti-droga è scattata nella notte tra venerdì e sabato a Ostia. Centinaia gli agenti della polizia impiegati dalla Questura di Roma e cinque gli arresti. Tra questi anche un nome “eccellente”, quello di John Colabella, esponente e “cellula” del clan Fasciani coinvolto dieci anni fa nell’inchiesta “Nuova Alba” che ha portato in carcere i vertici della cosca agli ordini di “don” Carmine. A complimentarsi con gli agenti, anche il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi che si è congratulato per l’operazione con il Questore di Roma, Carmine Belfiore. Controlli a tappeto fino all’alba: passata al setaccio la zona di piazza Gasparri, roccaforte delle organizzazioni criminali ben strutturale e che continuano a spaventare il litorale. Qui, gli agenti hanno scoperto un bunker della droga: un appartamento in cui era stato allestito un laboratorio per la preparazione del crack. Un fortino protetto da telecamere di sorveglianza, grate e anche un pitbull, aizzato contro i poliziotti.

L’operazione è stata condotta dagli agenti del X Distretto, guidato dal dirigente Antonino Mendolia e dell’ufficio prevenzione generale della questura, insieme alle unità cinofile e alla guardia di finanza.

Il laboratorio era stato allestito all’interno di un’abitazione a Ponente dove vivevano padre e figlio, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Nell’appartamento, i due non soltanto preparavano le dosi - 100 quelle trovate, già pronte, dai poliziotti - ma le vendevano ai clienti che facevano loro visita a domicilio. A protezione dell’attività, un sistema di videocamere di sorveglianza, una pesante grata all’ingresso e il cane, che è stato aizzato contro gli agenti al momento della loro irruzione in casa. Due poliziotti sono rimasti feriti, riportando lesioni giudicate guaribili in 35 e 7 giorni. Padre e figlio sono stati arrestati perché gravemente indiziati del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, e la procura ha poi chiesto e ottenuto dal gip la convalida della misura pre-cautelare, con trasferimento in carcere per entrambi.

Le manette poi sono scattate anche per John Colabella, ritenuto sodale del clan Fasciani, il quale deve espiare una pena definitiva di 11 anni. La condanna è maturata nell’ambito dell’inchiesta “Nuova Alba”, da cui spiccarono 51 ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico internazionale di sostanza stupefacente, armi, usura ed estorsione. Sul lungomare, l’infallibile fiuto del cane antidroga ha consentito ai poliziotti di arrestare al Pontile un giovane che deteneva in tasca circa 30 grammi di hashish, già diviso in piccoli involucri. I riscontri sono arrivati con la perquisizione in casa portata a termine gli agenti con l’ausilio della squadra cinofili della Questura di Roma.

IL FIUTO
È stato proprio “Faro”, uno dei cani poliziotto, a scovare ulteriori 80 grammi di sostanza abilmente occultata all’interno di una cantina. Per una sala scommesse, infine, è scattato un provvedimento di chiusura attività per un mese. Riscontrata la presenza di video-lottery prive di autorizzazione e la somministrazione di bevande alcoliche senza permessi comunali. In manette, un dipendente della sala biliardi, che all’interno della attività di scommesse, nascondeva, all’interno di una cassetta di sicurezza, oltre 50 grammi di hashish. Trovata anche un’accetta e la replica perfetta di una pistola priva di tappo rosso. 

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